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Ischia, barca rischia di affondare: salvate 6 persone tra cui 2 bambini

Una barca da pesca semi affondata al largo di Ischia: sei le persone a bordo, tra cui due bambini, tutte salvate dagli uomini della Capitaneria di Porto agli ordini del comandante e tenente di vascello Andrea Meloni. Provvidenziali le segnalazioni ricevute al numero d’emergenza 1530 che hanno permesso di intervenire tempestivamente.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Salvate in mare sei persone dalla Guardia Costiera di Ischia, tra cui due bambini: erano tutti a bordo di una barca da pesca, un gozzo, che si trovava al largo dell'Isola Verde e che stava affondando. Provvidenziali le chiamate al 1530, il numero d'emergenza per segnalare casi del genere, che avevano avvertito la Guardia Costiera che il gozzo stava andando a picco, permettendo così di raggiungere subito le persone che si trovavano a bordo, quattro adulti e due bambini, che sono stati tratti in salvo.

È accaduto attorno alle 13 di ieri, sabato 20 luglio, in località San Pietro Ischia: due le unità di soccorso della Guardia Costiera di Ischia agli ordini del comandante isolano, il tenente di vascello Andrea Meloni. Nessun danno fisico per i sei a bordo del gozzo di legno di circa 5 metri che stava andando a picco: tutti sono stati portati a riva dalle due unità di riporto giunte sul posto, così come il natante stesso, messo in sicurezza e trascinato sulla costa prima che affondasse del tutto. "Un ringraziamento particolare", ha fatto sapere il comandante Andrea Meloni, "i diportisti che sono intervenuti, tra cui il signor Domenico Trani, e agli assistenti bagnanti degli stabilimenti balneari della zona che sono prontamente intervenuti ed hanno garantito l'immediata assistenza", ha concluso quindi il tenente di vascello.

Proprio ieri, inoltre, ricorreva il 154esimo anniversario della nascita del Corpo delle Capitanerie di Porto: era il 20 luglio del 1865 quando Vittorio Emanuele II varò il Regio Decreto con cui unificava in un unico corpo l'amministrazione della Marina Mercantile e lo Stato Maggiore dei Porti, permettendo così la nascita del Corpo delle Capitanerie di Porto tutt'oggi esistente. Firma che avvenne a Firenze, allora "fresca" Capitale d'Italia dopo lo spostamento da Torino ed in attesa della presa di Roma, che sarebbe avvenuta cinque anni dopo.

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