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Ischia, il condono edilizio post terremoto divide i 5 Stelle

Spaccatura all’interno del Movimento 5 Stelle sull’articolo 25 del maxi decreto su Genova che prevede il condono edilizio a Ischia, colpita nell’agosto del 2017 da un terremoto che ha devastato alcune zone dell’isola, provocando due morti. Al condono si dicono contrari il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, ma anche la senatrice Paola Nugnes e il deputato Luigi Gallo.
A cura di Valerio Papadia
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Il vicepremier Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 Stelle
Il vicepremier Luigi Di Maio, leader del Movimento 5 Stelle

Si è creato imbarazzo, nonché una spaccatura, all'interno del Movimento 5 Stelle sull'articolo 25 del maxi decreto su Genova che, come sancito dal leader del partito di Governo, Luigi Di Maio, prevede il condono edilizio a Ischia, devastata nell'agosto del 2017 da un terremoto che provocò la morte di due persone. Il condono, infatti, divide il partito: sono molti gli esponenti, infatti, che si dicono contrari. Tra questi, il Ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, che si è detto profondamente a disagio per la proposta dei 5 Stelle, rimettendo la decisione finale al Parlamento.

Tra quelli contrari al condono c'è, appunto, la frangia ambientalista del Movimento. La senatrice Paola Nugnes, ad esempio, ammette di avere più di una riserva sul condono edilizio a Ischia, dichiarando di aver presentato anche un emendamento. Dello stesso avviso i deputati pentastellati Luigi Gallo e Gianluca Rospi che, in Commissione Ambiente, hanno contribuito ad apportate due novità al decreto, sperando che possano appianare le divergenze interne al partito: si potrà accedere al condono soltanto previa autorizzazione della Soprintendenza e saranno escluse dal condono le parti delle abitazione che ne hanno aumentato l'originaria volumetria.

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