Isochimica: gli ex operai potranno andare in pensione
La Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato oggi un'emendamento alla legge di stabilità 2015 che consentirà il prepensionamento dei circa 300 operai della ex Isochimica, l'azienda di Avellino in cui negli anni ottanta venne tolto l'amianto da 3.000 carrozze dei treni delle Ferrovie dello Stato. Gli operai sono stati esposti per diversi anni all'amianto, lavorando senza protezioni ed interrando la pericolosa polvere cancerogena nei terreni all'interno del perimetro della fabbrica.
Gli operai malati possono finalmente andare in pensione
Dal 1984 gli operai della Isochimica hanno lavorato a contatto diretto con l'amianto, una circostanza che, come documentato da Fanpage.it, ha portato il 90% dei lavoratori a contrarre malattie come l'asbestosi e il cancro ai polmoni. Una situazione drammatica quella dei 300 lavoratori che, dopo la chiusura della fabbrica all'inizio degli anni novanta, non erano più riusciti a trovare una ricollocazione sul mercato del lavoro viste anche le precarie condizioni di salute di quasi tutti gli operai. Solo 9 operai su 300 erano riusciti ad andare in pensione perché in possesso dei requisiti di legge, mentre tutti gli altri erano rimasti senza lavoro e senza previdenza sociale. Lo scorso anno in occasione della visita di Matteo Renzi in Irpinia, una delegazione di parlamentari del Partito Democratico insieme al presidente del consiglio, avevano incontrato gli ex operai della Isochimica promettendo un impegno del governo rispetto alla loro paradossale situazione. Oggi, su proposta del governo, la Commissione Bilancio ha approvato un emendamento alla legge di stabilità che permette a tutti gli operai della ex Isochimica di poter andare in pensione. All'interno dell'emendamento è prevista anche l'istituzione di un fondo per i lavoratori vittime dell'amianto, un investimento di 2 milioni di euro,finalizzato "all’accompagnamento alla quiescenza” per tutti quegli operai che non maturino i requisiti ai fini pensionistici fissati proprio dalla Legge di Stabilità dello scorso anno e che non possono essere lasciati senza tutela. Il finanziamento del fondo è previsto per i prossimi tre anni e consentirà anche a quei lavoratori con pochi anni di contributi di essere accompagnati alla pensione.
La Commissione Ecomafie chiede al governo fondi per la bonifica
Dopo l'approvazione dell'emendamento alla legge di stabilità della Commissione Bilancio, anche la Commissione d'inchiesta sulle Ecomafie ha approvato un documento sulla Isochimica. La commissione, presieduta dal deputato del Partito Democratico Alessandro Bratti, ha chiesto un intervento al governo per finanziare la bonifica dell'area industriale, sotto la quale sono state seppellite migliaia di tonnellate di amianto. Proprio i deputati e senatori della commissione Ecomafie si erano recati ad Avellino nello scorso mese di ottobre per un sopralluogo all'interno della ex fabbrica a cui fece seguito un incontro con gli ex lavoratori. Ad oggi l'area della ex Isochimica di Avellino non rientra in nessuna normativa nazionale come un sito da avviare a bonifica. I capannoni con il loro contenuto di polveri tossiche contenute in grandi sacchi bianchi, restano all'abbandono ed al degrado. La sollecitazione che arriva dalla Commissione d'inchiesta sulle Ecomafie è il primo vero iter legislativo per programmare la bonifica della ex Isochimica.