L’ecomostro di Alimuri demolito dopo 50 anni
Ci sono voluti cinquanta anni ma alla fine l'ecomostro di Alimuri è stato abbattuto. Poco prima delle 14 di oggi, infatti, un boato ha sancito la distruzione dei 18mila metri quadri di cemento ormai diventati simbolo dell'abusivismo edilizio italiano. Lo scheletro di quello che avrebbe dovuto essere un albergo abusivo mai completato sulla costa napoletana, tra Meta di Sorrento e Vico Equense, in Costiera sorrentina, è collassato su sé stesso grazie alle micro cariche di esplosivo piazzate nei pilastri di cemento. La distruzione dell'Ecomostro di Alimuri è stata fortemente voluta dal Comune di Vico Equense in provincia di Napoli dopo anni di proteste da parte degli ambientalisti. L’ecomostro di Alimuri, che da cinquanta anni deturpava la spiaggia proprio sul promontorio di Punta Scutolo, è stato raso al suolo da 1.200 micro cariche per un totale di sessanta chili di esplosivo.
L'area dell'ecomostro di Alimuri sarà recintata
Ad assistere alla distruzione dello scheletro di quello che avrebbe dovuto diventare un albergo di lusso da 150 camere, centinaia di persone tra giornalisti e semplici curiosi. Sulla spiaggia di Meta di Sorrento si sono raccolte numerose persone che hanno salutato con fischi e applausi la deflagrazione, mentre le telecamere per riprendere la scena sono state ospitate a bordo di una nave veloce messa a disposizione dalla Snav. A bordo anche il sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque, e quello di Meta, Giuseppe Tito. "È una giornata storica entro 35 giorni l'area sarà completamente ripulita" ha spiegato Cinque ricordando che la società che si è occupata della distruzione dell'Ecomostro di Alimuri completerà la bonifica e il trasporto in discarica dei resti. La zona però ancora non sarà fruibile. "Dovremo recintarla perché il costone non è in sicurezza e ci sono rischi di crollo. Per bonificarlo occorrerebbero molti milioni, il Comune da solo non può farlo" ha concluso il Sindaco.