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L’ira dei cittadini contro le patatinerie: “Sporcano troppo, strade invivibili”.

Contenitori stracolmi, vaschette e resti di cibo disseminati in strada: il boom delle patatinerie olandesi a Napoli sfocia in una vera e propria emergenza rifiuti. E i cittadini dicono basta.
A cura di An. Mar.
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Sono ovunque nel centro storico, sorgono una dietro l'altra e attirano decine di clienti che si accalcano in code lunghissime in attesa del loro sacchetto fumante ricoperto di salse assortite. Il fenomeno delle patatinerie a Napoli sta assumendo contorni degni di studio, tanto che perfino la televisione olandese ha dedicato a questo insolito boom partenopeo un reportage di approfondimento. La presenza massiccia sul territorio delle nuove friggitorie ha i suoi effetti nefasti sul benessere dei residenti, soprattutto dove il continuo e imponente flusso turistico rende già difficile l'ordinaria pulizia delle strade. A via Toledo, attraversata ogni giorno da centinaia di persone, i rifiuti prodotti dai nuovi esercizi commerciali, le enormi insegne che coprono i fabbricati storici e l'immancabile odore di frittura che sale dai locali, stanno creando un vero e proprio problema di ordine pubblico.

All'indomani delle feste, lo spettacolo che si affaccia sulla strada pedonale è desolante: sacchetti, tovaglioli, rimanenze di cibo e vaschette in tetrapack sono disseminati sull'asfalto, mentre i contenitori di Asìa tracimano rifiuti. L'allarme è stato lanciato dai cittadini e dai residenti che chiedono  – oltre allo spazzamento straordinario della lunga passerella pedonale che da piazza Dante porta a piazza Trieste e Trento, dove si concentrano ben otto friggitorie – dei provvedimenti specifici per l'igiene e il pubblico decoro. Un appello, quello dei cittadini al quale non è rimasto sordo il presidente della II Municipalità, Francesco Chirico. Il prossimo passo sarà quello di chiedere un'ordinanza sindacale speciale che regolamenti la distribuzione dei contenitori per la raccolta e che predisponga sanzioni salate per le friggitorie che non rispettano gli standard igienici. Nel frattempo i cittadini che condividono l'affollatissima zona pedonale con i nuovi imprenditori devono rassegnarsi allo slalom fra i rifiuti.

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