La beffa di Bogdanov: durante Napoli-Stella Rossa, tra i 2.500 serbi c’è anche Ivan il Terribile
Ivan Bogdanov beffa tutti: il capo ultras serbo della Stella Rossa, diventato famoso in Italia dopo i fatti dell'ottobre 2010 tra Italia-Serbia, che videro Genova messa a ferro e fuoco nelle ore prima della partita che, successivamente, venne sospesa dopo sei minuti di gioco e trentasette di ritardo per il calcio d'inizio. Inizialmente, dalla Serbia era stato detto che Bogdanov, che per quei fatti genovesi aveva scontato una pena di tre anni e mezzo di carcere, era stato "bloccato" prima della partenza per Napoli.
Ma a quanto pare i "blocchi" serbi non sarebbero bastati: il capo ultras della Stella Rossa, infatti, come già due anni a Reggio Emilia nel match di Europa League contro il Sassuolo, era infatti regolarmente nella tribuna ospiti dello Stadio San Paolo, tra i duemilacinquecento serbi che, va detto, ieri hanno avuto un comportamento esemplare, incitando la loro squadra per tutti i novanta minuti di gioco togliendosi anche lo sfizio di segnare una rete al San Paolo, seppur ininfluente ai fini del risultato finale. Stesso discorso per l'ordine pubblico cittadino: non si sono registrati problemi in città, nonostante quella serba sia la tifoseria più numerosa (e rumorosa) giunta in città in tempi recenti per una gara internazionale del Napoli. Tanto che entrambe le tifoserie si sono recate allo Stadio San Paolo praticamente fianco a fianco, senza alcun problema. Un fatto che dovrebbe essere la normalità, a prescindere dall'avversario, ma che invece fa "notizia" quando accade. E chissà che tra le due tifoserie non possa davvero nascere un "gemellaggio", come già visto in occasione del match contro il Paris Saint-Germain.