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“La Bronx Film chiude, lascio Napoli”, l’annuncio choc di Gaetano Di Vaio. Poi la smentita

Il produttore e regista napoletano, classe 1968, in un lungo post intriso di amarezza pubblicato su Facebook, ha dichiarato la sua volontà di andare via da Napoli, pur senza indicarne le motivazioni precise. “Sono padre prima di ogni cosa, e perciò ho il dovere di salvaguardare la vita dei miei figli” scrive. Poi, sempre a mezzo social, arriva la smentita.
A cura di Valerio Papadia
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Gaetano Di Vaio
Gaetano Di Vaio

È un messaggio dal quale si evince tanta amarezza, ma anche paura e sgomento, quello pubblicato su Facebook da Gaetano Di Vaio, produttore, regista e attore cinematografico napoletano, classe '68, che con la sua casa di produzione Bronx Film ha raccontato il disagio della periferia e gli ambienti vicini alla camorra (l'ultimo film, uscito da poco, è Falchi, ambientato a Napoli, con protagonisti proprio due agenti dell'omonima sezione della Squadra Mobile).

Di Vaio annuncia nel lungo post che la casa di produzione Bronx chiude i battenti e che lui stesso lascerà la città, pur non indicandone i motivi precisi, anche se nel messaggio dice: "Mi lascio terrorizzare da eventi particolari. Sono padre prima di ogni cosa, perciò ho il dovere di salvaguardare la vita dei miei figli". Ecco l'intero post pubblicato da Gaetano Di Vaio sulla sua pagina Facebook.

Cari amici, voglio far sapere, soprattutto a chi ci a voluto bene in tutti questi anni, che il sogno "bronx" cinema a Napoli giunge alla conclusione. Non so se continuerò a fare ancora cinema, certamente non lo farò più a Napoli. E questo mi ferisce profondamente perché amo la mia città con tutto me stesso e il mio unico desiderio era restare per sempre a Napoli non solo per fare arte, ma anche per provare a contribuire a cambiare la mentalità di tanti giovani che hanno come modello di riferimento la camorra. Credevo di resistere. Ma non è così. Devo riconoscere le mie debolezze, le mie paure. Napoli non ha colpe. Sono io che non c'è l'ho fatta. Sono io che mi lascio terrorizzare da eventi particolari. Sono padre prima di ogni cosa, e perciò ho il dovere di salvaguardare la vita dei miei figli. Lascio la città nel momento migliore per la nostra produzione cinematografica. Nell'anno 2016 abbiamo prodotto e coprodotto ben tre film tutti ambientati a Napoli. Falchi, Veleno e Gomorroide. Lascio bene comunque. Spero che verranno fuori nuove realtà. Anche più brave e persone più coraggiose di me.
Non mi scrivete domande per favore. È un momento difficilissimo per me.
Grazie.

Poco dopo, però, a corredo del precedente post, Di Vaio ne ha scritto un altro, rassicurando di non aver ricevuto alcun tipo di minaccia e di aver parlato in quel modo solo per uno stato passeggero di forte stress. "Cari amici, devo chiarire che non ho ricevuto minacce. È solo un problema di forti pressioni che mi arrivano da persone della mia famiglia. Troppi manifesti per Napoli su Falchi e Gomorroide fanno pensare ad un Gaetano Di Vaio pieno di soldi. Ma non è così. Comunque tutto risolto. E scusatemi tanto. È stato un momento di forte esaurimento nervoso. A Napoli per sempre!!!" scrive.

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