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La busta paga del pompiere-eroe del terremoto di Ischia: “Più tasse che stipendio”

Il pompiere paura non ne ha. Ma quando arriva la busta paga e le tasse superano lo stipendio sale la rabbia. È la storia di Marco De Felici, vigile del fuoco che si è trovato in situazioni drammatiche, da Rigopiano al terremoto di Ischia.
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Marco De Felici è uno di quei vigili del fuoco che, come dice il loro inno «paura non ne ha». Si è trovato nelle situazioni più difficili in questi ultimi anni, dalla tragedia dell'hotel di Rigopiano al terremoto di Ischia, impegnato nel salvataggio dei piccoli intrappolati tra le macerie di un alloggio. Concreto ma altrettanto senza peli sulla lingua, il pompiere De Felici. E questa volta non ce l'ha fatta a non dire quel che aveva in corpo: ha usato Facebook, mezzo di comunicazione e in alcuni casi anche di amaro – seppur mai eccessivo – sfogo.

«La vergogna: questo mese abbiamo preso più di trattenute che di stipendio e tredicesima» scrive pubblicando il responso amaro del suo cedolino mensile: 2.429 euro di tasse, trattenute, imposte e 2.300 euro circa di stipendio netto. Il vigile del fuoco che fa parte dei cosiddetti Usar (Urban search and rescue) ovvero degli uomini specializzati nel cercare e salvare persone nelle zone terremotate non si è lasciato però prendere dallo sconforto. E già oggi ha pubblicato un'altra immagine, sempre sul social network in blu: «Giusto appunto ieri sera abbiamo visto il cedolino con 2.400 euro  di ritenute e stanotte turno niente male tutto sotto la pioggia battente» scrive pubblicando immagini sue e dei suoi compagni di lavoro. Il pompiere, appunto, paura non ne ha. Nemmeno delle tasse.

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