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La causa per l’eredità va avanti da 47 anni: giustizia lenta a Salerno

Sono ben 47 anni che tre sorelle di Salerno e il loro fratellastro cercano di dirimere un contenzioso relativo all’eredità lasciatagli dal padre morto: 480mila euro, tra cui beni immobili e terreni che, dopo quasi mezzo secolo, si sono ormai deteriorati.
A cura di Valerio Papadia
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Un'eredità contesa la cui vicenda giudiziaria si trascina ormai da ben 47 anni: protagonisti della storia che arriva da Salerno, come racconta Il Mattino, tre sorelle e il loro fratellastro – nato da una relazione extraconiugale del padre delle tre donne e regolarmente riconosciuto da questi – che alla morte del genitore hanno avviato un procedimento legale per stabilire chi dovesse aggiudicarsi l'eredità. Nessuno di loro, però, avrebbe immaginato di ritrovarsi quasi mezzo secolo dopo senza una sentenza.

La storia ha inizio nel 1971, quando il procedimento legale viene avviato: oggi, 47 anni dopo, la causa risulta ancora pendente alla Corte di Cassazione. Inoltre, a complicare la vicenda, l'assenza di un testamento: il lascito del genitore – per la maggior parte beni immobili, terreni e proprietà – che nel 1971 ammontava a un valore complessivo di 480mila euro, con il passare degli anni ha subito un deterioramento. A questo si aggiunge l'incapacità di stabilire, ad oggi, il valore di alcuni appartamenti che rientrano nell'eredità: la persona che se ne è appropriata dopo la morte del padre, nel tempo ha effettuato lavori di ristrutturazione a proprie spese. Parlare di giustizia lenta, in questo caso specifico, potrebbe risultare quasi un eufemismo.

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