La denuncia di una mamma: “Trattata come una bestia mentre partorivo in ospedale”
Un parto da incubo all'ospedale Cardarelli di Napoli. Una biologa casertano ha raccontato la sua terribile esperienza in una lettera-denuncia inviata al nosocomio napoletano lo scorso 9 agosto. Il ricovero, dovuto alle contrazioni pre-parto, avviene lo scorso 4 aprile. Inizialmente la futura mamma viene accolta da "una dottoressa gentile e professionale". Poi però quando le acque le si sono rotte, racconta la donna, è cominciato l'incubo. Repubblica.it riporta alcuni passi della lettera:
"L’ostetrica, urlando dal corridoio che portava alla sala parto, disse di raggiungerla a piedi ma io non riuscivo neanche a tenermi in piedi. Mia madre vide che, in quel corridoio, l’infermiera diceva all’ostetrica che io non ce la facevo a camminare e l’ostetrica insisteva dicendo in maniera sgarbata di forzarmi a farmi camminare per raggiungere la sala parto. Io mi aggrappai all’infermiera e riuscii a raggiungere il lettino della sala parto.
Durante il parto mi urlava continuamente addosso, io, per il forte dolore, tendevo a sollevare il bacino dalla sedia e lei mi urlava: ”Abbassa questo culo”, di continuo. E ancora : “Che fai la ballerina?”
Sanguinavo molto. l’ostetrica con modi sgarbati e mortificanti mi puliva come se stesse trattando una bestia, schifata come se io non fossi una persona e lamentava continuamente di sentire caldo, mentre io soffrivo su quella maledetta sedia.
Il direttore generale dell'ospedale, contattato da Repubblica, ha risposto: "Capiremo in tempi brevi come sono andate le cose. È un dovere anche nell’interesse dei dipendenti del Cardarelli che lavorano con abnegazione e vedono sacrificati i propri sforzi per colpa di pochi. Ascoltare i pazienti aiuta a raggiungere il nostro obiettivo: garantire salute".