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La facciata della Galleria Umberto I diventa maxi cartellone pubblicitario (per Suburra)

A tre anni dai rovinosi e drammatici cedimenti della facciata della Galleria, i lavori non sono ancora conclusi. E ora l’area di via San Carlo diventa un enorme spazio pubblicitario. Che, ironia della sorte, oggi espone un cartello su una serie dedicata alla malavita romana.
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Mentre a Milano la Galleria festeggia i 150 anni dalla sua realizzazione con l'apertura di ristoranti esclusivi e grandi eventi, la Galleria Umberto I di Napoli cade a pezzi e dopo i drammatici cedimenti che costarono la vita ad un bambino, oggi diventa un maxi-cartellone pubblicitario a quasi tre anni dai lavori iniziati e mai conclusi di risistemazione della facciata. Da ieri 5 ottobre l'ingresso sul prestigioso lato di via San Carlo, proprio davanti il teatro lirico partenopeo, la cui facciata è anch'essa messa malissimo, è imbardata e necessiterebbe di un urgente restyling, è comparso un mega cartello di Netflix, la società di film in streaming. Il soggetto, ironia della sorte, nella città tristemente nota per la camorra e per film e serie tv derivate (Gomorra in primis) è la serie dedicata alla mafia romana, Suburra: la seconda stagione è infatti in programmazione proprio in questi giorni.

Era il 5 luglio 2014 quando il piccolo Salvatore Giordano, 13 anni, originario di Marano di Napoli, fu colpito a morte dai massi staccati dalla facciata dal lato di via Toledo. Oggi come allora le impalcature messe a sostegno della facciata  sono ancora visibili. Una serie di diatribe private sui lavori e la difficoltà nell'effettuale il restauro su una struttura monumentale così particolare hanno caratterizzato la lunga perdita di tempo che si è tradotta anche in un danno alle bellezze architettoniche di quella parte della città che in un fazzoletto di terra ospita il San Carlo, la Galleria e Palazzo Reale, tutti e tre incerottati da molto, troppo tempo.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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