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La Guardia di Finanza dona alle famiglie del Libano i vestiti sequestrati a Salerno

Cinquemila capi di abbigliamento, tra scarpe, pantaloni, giacche e completini da calcio, sequestrati sulle bancarelle abusive dalla Guardia di Finanza di Salerno, sono stati spediti a Tiro, nel sud del Libano, per aiutare le popolazioni locali. La merce arriverà nei prossimi giorni ai militari della missione internazionale UNIFIL.
A cura di Nico Falco
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Dalle bancarelle abusive di Salerno alle famiglie del sud del Libano, tra le popolazioni provate da lunghi periodi di guerra e dove ci sono diversi campi profughi. Cinquemila articoli, tra scarpe, maglie, giacche, pantaloni e completini da calcio, sequestrati perché messi in vendita senza le autorizzazioni, sono stati spediti nei giorni scorsi grazie alla collaborazione tra la Guardia di Finanza e la Caritas Lebanon di Tiro, attraverso i militari della Joint Task Force Lebanon (JTF – L) del settore Ovest, guidati dal Generale di Brigata Diodato Abagnara, che in quell’area sono operativi per la missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), a cui partecipano 42 Paesi e che si occupa di fornire anche aiuti concreti alle popolazioni locali. L’operazione è stata realizzata con la collaborazione di don Claudio Mancusi, cappellano militare dell’Esercito e della Guardia di Finanza di Salerno, che in questi mesi è impegnato in Libano insieme alle “Guide” salernitane.

I capi di abbigliamento, per una tonnellata circa di peso complessivo, sono quelli sequestrati in diverse operazioni agli ambulanti abusivi dal Comando Provinciale di Salerno. Solitamente la merce sottoposta a sequestro viene distrutta, ma in questo caso i militari hanno chiesto al settore Attività Produttive – Aree Pubbliche del Comune di Salerno l’autorizzazione per l’utilizzo a fini assistenziali. Così il carico è stato consegnato ai finanzieri della Brigata Bersaglieri Garibaldi – Reggimento Cavalleggeri Guide di Salerno, che si sono occupati del trasferimento in Libano con un volo dall’aeroporto militare di Pisa.

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