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La lite tra due consiglieri comunali finisce in rissa: botte e bastonate

In un piccolo comune dell’Avellinese una lite tra due consiglieri comunali è degenerata in una vera e propria rissa, finita a colpi di bastone. Sul caso indagano i carabinieri: uno dei due contendenti ha avuto 20 giorni di prognosi, una costola fratturata e una commozione cerebrale.
A cura di Francesco Loiacono
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Dallo scambio di vedute politiche alle bastonate. Una lite tra due consiglieri comunali nell'Avellinese è degenerata ben presto in una vera e propria rissa, che ha lasciato pesanti strascichi in uno dei due contendenti: 20 giorni di prognosi, una costola fratturata e una commozione cerebrale. La brutta storia, riportata dal quotidiano Il Mattino, è avvenuta a Prata di Principato Ultra, comune di tremila abitanti in provincia di Avellino. Sulla dinamica però restano però ancora molti lati oscuri: li accerteranno le indagini dei carabinieri, a cui uno dei due consiglieri, quello di minoranza Mario Canna, si è rivolto.

Ad aggredirlo sarebbe stato, secondo la sua denuncia, il consigliere Giacomo Donadio: "Una vicenda privata", ha subito minimizzato il sindaco del paese, Gaetano Tenneriello (eletto per una lista civica di centrosinistra), secondo cui alla base della lite ci sarebbe stato un alterco tra Canna e la moglie di Donadio. Un affronto regolato poi a colpi di bastone dall'offeso.

La lite tra due consiglieri comunali finisce in rissa: botte e bastonate

La pensa diversamente però il capogruppo della minoranza, Bruno Petruzziello, che nel corso di un consiglio comunale andato in scena due giorni dopo l'aggressione ha chiesto che l’amministrazione esprimesse solidarietà sull'accaduto. Irremovibile il sindaco: "Anche altre risse in passato ci sono state, mai abbiamo espresso solidarietà – ha detto -. Men che mai lo facciamo in questa occasione non volendo mischiare questioni personali con vicende politiche. Petruzziello farebbe bene a non gettare benzina sul fuoco".

Petruzziello ha avanzato il sospetto che l'aggressione sia servita per far passare il bilancio 2015, la cui approvazione sarebbe potuta essere a rischio se al voto avesse partecipato anche il malcapitato consigliere di minoranza. L'aula consiliare del piccolo paese non è sembrata però accogliere i suoi sospetti: alla fine, per la cronaca, il bilancio è stato approvato.

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