“La maestra picchia”: bimbo denuncia maltrattamenti all’asilo, due insegnanti sospese nel Casertano
La "maestra tottò", che nel gergo di un bimbo di soli tre anni significava: "La maestra picchia". Queste poche parole, pronunciate dal bambino alla madre proprio all'ingresso di una scuola dell'infanzia di Parete, in provincia di Caserta, hanno fatto scattare le indagini dei carabinieri della locale compagnia. Grazie alle immagini di alcune telecamere installate nell'asilo e a intercettazioni ambientali, due maestre, due sorelle di 56 e 52 anni residenti a Giugliano in Campania, vicino Napoli, sono state sospese per un anno, accusate di maltrattamenti. Il provvedimento del giudice per le indagini preliminari di Napoli Nord è arrivato dopo circa un mese di indagini, durante il quale sono stati documentati i comportamenti inaccettabili tenuti dalle due donne nei confronti di alcuni dei loro piccoli alunni: parolacce, percosse sulle mani e in testa, minacce, strattoni e punizioni estremamente severe, come fari rimanere in piedi per ore i bambini in un angolo della classe.
Comportamenti che, nel caso del figlio di una coppia di trentenni residenti a Parete, che si sono poi rivolti ai carabinieri facendo partire le indagini, avevano determinato cambiamenti di umore e di abitudini. Il piccolo aveva iniziato a schiaffeggiare il suo pupazzetto quando andava a scuola e, passando davanti ad altri asili della cittadina, diceva che si trattava di "belle scuole", un complimento che non rivolgeva all'asilo che frequentava, una scuola paritaria. Le indagini dei carabinieri di Parete, coordinate dal comandante della compagnia di Aversa Flavio Annunziata e dal sostituto procuratore della procura di Napoli Nord Martinelli, sono state rapide, ma non sono ancora finite: le due maestre sono state sospese e non potranno più maltrattare i loro alunni, ma i carabinieri cercheranno adesso di capire se anche i genitori di altri bambini abbiano notato cambiamenti nei propri figli, dovuti ai maltrattamenti subiti.