La palestra del Rione Alto aperta nonostante il divieto: arriva la polizia e chiude tutto
Una serie di segnalazioni di cittadini, il monitoraggio continuo e costante delle forze dell'ordine e poi la chiusura: ieri mattina i poliziotti del commissariato Arenella, durante il servizio di controllo del territorio, finalizzato anche a garantire il rispetto delle misure urgenti per la gestione dell’emergenza epidemiologica Coronavirus, hanno notato in via Onofrio Fragnito, zona via Croce Rossa, ufficialmente quartiere Arenella in realtà cuore del Rione Alto, due persone in tenuta da ginnastica che si intrattenevano presso l’ingresso secondario di una palestra.
Quando gli agenti si sono qualificati e hanno chiesto di poter accedere, nel rispetto delle loro prerogative, ai locali della palestra,è stato chiaro il tutto: la struttura era regolarmente aperta in barba a qualsiasi norma regionale e nazionale che impone invece la chiusura di palestre e perfino il divieto di fare jogging (questione molto dibattuta nei giorni scorsi a livello nazionale).
Gli agenti hanno inoltre sorpreso, all’interno della sala attrezzi, una terza persona in inequivocabile abbigliamento sportivo che, alla loro vista, ha spento un tapis roulant cercando di far finta di nulla. I tre uomini, tra cui uno che è stato identificato come il titolare della struttura, sono stati sanzionati per aver violato le misure previste dal Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri del 22 marzo 2020 e l'attività sportiva è stata chiusa.
Ribadisco che in Campania rimane in vigore l'ordinanza regionale, derivata da motivi di tutela sanitaria, la cui competenza è esclusivamente regionale. Si ribadisce che è assolutamente vietato uscire a passeggio o andare a fare jogging
Così nei giorni scorsi il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca aveva provveduto a chiarire ulteriormente, a scanso di equivoci, che sul territorio partenopeo le restrizioni sono più stringenti rispetto a quelle nazionali. La ratio è evitare una impennata dei contagi che manderebbe al collasso il sistema ospedaliero regionale.