La processione della Madonna dell’Arco blocca i già pochi bus in giro a Napoli
"Quando dicevamo che il futuro del trasporto pubblico locale a Napoli doveva solo affidarsi alla Madonna, intendevamo tutt'altro". È amaro il commento di Marco Sansone, sindacalista del coordinamento regionale USB che commenta così le immagini dei bus del trasporto pubblico bloccati dalla processione della Madonna dell'Arco, nella zona di San Giovanni a Teduccio. Un culto che in alcuni quartieri popolari diventa prevaricazione: processioni non autorizzate, bande musicali ad ogni ora del mattino e della sera, discutibili associazioni in ballo che chiedono soldi in strada. Il Comune di Napoli da tempo ha alzato bandiera bianca e non controlla più nulla.
“Scene d’altri tempi, una via di mezzo tra fanatismo religioso e folklore che mettono in luce quanto siano refrattari alle regole e ad una certa evoluzione culturale alcuni napoletani. Addirittura al Pallonetto di Santa Lucia angolo via Solitaria, sono stati esplosi fuochi d'artificio in vicoli stretti che hanno procurato un incendio sul terrazzo privato procurando danni ai suppellettili sfiorando una tragedia. Siamo di fronte a riti pagani pericolosissimi che vanno regolamentati per non arrecare danni agli altri”. Lo hanno detto Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi e Marco Gaudini, consigliere comunale del Sole che Ride.
“ Il libero arbitrio, anche se camuffato da fede religiosa – hanno aggiunto Borrelli e Gaudini – va combattuto. Questa è prepotenza, è voler imporre delle regole proprie come nel Far West. Durante le esibizioni dei Fujenti si vedono coinvolti interi nuclei familiari e bambini a cui vengono trasmessi comportamenti discutibili e illeciti in un paese civile”.