La realizzano in America, ma lo spot è a Sorrento: ecco la pizza della discordia
Ancora una volta a sollevare un polverone di accuse e polemiche è la pizza. Non quella napoletana, anzi: nasce proprio da qui, dall'origine del prodotto, il motivo della disputa che sta infiammando consumatori e professionisti pizzaioli. Si chiama "Pizza Hut" e a commercializzarla è una azienda americana. Il recente lancio pubblicitario della pizza made in USA, con un video girato a Piano di Sorrento tra comparse locali, ha destato non poche critiche. L'idea del regista americano Kinka Usher per lo spot dal titolo: “Old World Vs New World”, è la presentazione della pizza americana ad un simpatico gruppo di vecchietti della Costiera amalfitana e della Penisola sorrentina con cornice il Castello Colonna. "Non è pizza, ma è buona" commenta uno degli anziani gourmet, come a decretare che il test, per gli autoctoni, è passato.
"Quelli di “Pizza Hut”, i maggiori produttori di (falsa) pizza al mondo – commentano Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli, conduttori de La Radiazza –sanno bene che quella che rifilano ai loro affamati avventori però non è la vera pizza. Quindi? Meglio giocarci su, come nella migliore tradizione. È gravissimo – continuano – questo abbinamento forzato e a nostro avviso quasi truffaldino". "Stiamo valutando con i nostri avvocati – spiega il presidente dell'associazione pizzaioli napoletani Sergio Miccù supportato da Francesco Emilio Borrelli, ex assessore provinciale all'agricoltura – di fare causa alla Pizza Hut perché stanno confondendo i consumatori con questo spot. Infatti il loro prodotto non ha nessun nesso con la pizza napoletana e quindi spinge le persone a fare un abbinamento che non esiste nella realtà in alcun modo oltre al fatto che appare evidente che si prendono gioco di noi e delle nostre abitudini. I vecchietti del video tra l'altro li fanno apparire come trogloditi". Lo spot andrà in onda a fine 2014 e per tutto l’anno 2015 negli Stati Uniti ed in tutto il mondo.