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“La solita zingara”, ma sul bus Napoli-Milano scatta la solidarietà antirazzista dei viaggiatori

Lo splendido gesto di un gruppo di passeggeri di un autobus: una donna, non italiana, aveva comprato il biglietto solo per sé stessa e non per il figlio di pochi mesi. Dopo che era stata apostrofata come “la solita zingara”, gli altri passeggeri si sono ribellati e le hanno comprato il biglietto con una colletta.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio
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Una donna a bordo di un mezzo di linea Flixbus apostrofata in malo modo ha scatenato la reazione indignata dei passeggeri presenti. È accaduto sulla linea Napoli-Milano, ed è stata raccontata da Davide, uno dei tanti napoletani che viaggiava a bordo del bus. La donna, che non era italiana, non avrebbe comprato il biglietto per il proprio figlio di qualche mese, ma solo per se stessa: un gesto non necessariamente "sparagnino", ma forse dettato più dalla banalità del fatto che il piccolo, trovandosi in braccio alla madre vista la sua tenerissima età, non occupava alcun posto.

Questo è bastato, come raccontato da Davide, per essere apostrofata come "la solita zingara" da parte di alcuni passeggeri. Un gesto che però non ha lasciato indifferente la grande maggioranza delle altre persone che si trovavano a bordo dell'autobus, che, come spiega ancora Davide, non solo è stata "energica e forte", ma che non si è limitata alle parole. Di fronte all'ostentazione di insulti razzisti, il resto dei passeggeri, in gran parte napoletani che viaggiavano in direzione Milano, hanno replicato con un gesto concreto, ovvero facendo una colletta e comprando così il biglietto al bambino. "Non siamo come vogliono farci credere", ha quindi concluso Davide, raccontando così nella sua storia il lato più umano e, troppo spesso, nascosto dei tanti cittadini italiani che si riconoscono negli ideali dell'antirazzismo.

Il racconto: "Non siamo come vogliono farci credere"

Questo il racconto completo di Davide, che era a bordo dell'autobus Flixbus che da Napoli era partito alla volta di Milano e dove si è verificato l'episodio.

In questi giorni, mentre ero sulla linea Flixbus, una donna non italiana è stata apostrofata come "la solita zingara" poiché non aveva comperato il biglietto anche per il figlio di appena qualche mese, supponendo la donna che non fosse necessario, non occupando il piccolo alcun posto. Errore assolutamente comprensibile, persino trascurabile, se non fosse il biglietto necessario anche ai fini dell'assicurazione in caso di incidenti. La reazione di alcuni di noi è stata energica, forte e non solo verbale, con una colletta per comperare il biglietto al piccolo. "Eccoci. Quel giorno fu tremendo. Ma segnò il nostro riscatto, ci diede la misura del nostro coraggio. Non tutti ci alzammo.Alcuni scelsero di chinare la testa sul banco, accettare, restare in silenzio. Ma noi no. Noi decidemmo che contro i provvedimenti sbagliati bisogna saper ribellarsi." Non siamo come vogliono farci credere.

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