La Statale Sorrentina tra le strade più pericolose d’Italia per chi viaggia in moto
C'è anche la SS 145, la Statale Sorrentina, tra le strade più pericolose d'Italia per i motociclisti. Il dato emerge dallo studio "Localizzazione degli incidenti stradali 2018", realizzato dall'Aci. Sono stati analizzati 37.228 incidenti (1.166 mortali), 1.344 decessi e 59.853 feriti, su circa 55.000 chilometri di strade principali italiane. Tra le strade più pericolose per le due ruote ci sono la Statale Sorrentina, l'Aurelia e il Grande Raccordo Anulare. Il maggior numero di incidenti automobilistici è invece stato riscontrato sull'ingresso urbano della A24, sul Raccordo di Reggio Calabria e sulla Tangenziale Nord di Milano. Più pericolose per i pedoni, infine, risultano essere l'Aurelia, l'Adriatica e la Casilina.
La Statale Sorrentina pericolosa per le moto
I veicoli a due ruote sono coinvolti nel 22% degli incidenti, con un tasso di mortalità (3,6%) molto più alto rispetto a quello delle quattro ruote (1,3%). Sulle strade extraurbane, spiega l'Aci, "gli utenti vulnerabili rappresentano una quota assai elevata dei decessi, anche se in diminuzione rispetto allo scorso anno: il 31% (1 morto su 3) è ciclista, “dueruotista” o pedone. Nel 20,6% dei casi è deceduto un motociclista (277), nel 10,2% un pedone (137) e nel 3% un ciclista (39). Rispetto al totale dei morti per modalità di trasporto, i pedoni sono il 22,4%, i ciclisti il 17,8% e “dueruotisti” il 34,8%". Tra le strade più pericolose per i mezzi a due ruote lo studio indica la SS 001 Aurelia in Liguria, il Grande Raccordo Anulare di Roma, la SS 145 Sorrentina in provincia di Napoli, la SS 249 Gardesana Orientale in provincia di Verona e la SS 114 orientale Sicula in provincia di Messina.
La mappa del rischio degli incidenti stradali
Secondo lo studio dell'Aci 76 incidenti su 100 avvengono su strade urbane, 18 sulle extraurbane e 6 in autostrada. In autostrada il numero di incidenti è stabile ma il numero dei decessi è salito, anche a causa della tragedia del Ponte Morandi, mentre sulle strade extraurbane, pur aumentando gli incidenti (+4%), il numero dei morti rimane stabile (-0,7%). Nei centri abitati il trend è in diminuzione sia per il numero di incidenti (-2,7%) che per decessi (-4,2%).
In autostrada il giorno nero è il venerdì (15,4% degli incidenti) le ore più critiche sono dalle 18 alle 20 e i mesi con maggior numero di incidenti sono giugno (9,9%) e luglio (10,4%). I veicoli maggiormente coinvolti nel totale dei sinistri sono per lo più gli autocarri e quelli per il trasporto merci (31% dei casi).