La storia di Alfred, che con i soldi dell’elemosina ripulisce le strade di Fuorigrotta
Una storia di integrazione, per rispondere ai tanti che, purtroppo, vedono i migranti come delinquenti, quella che arriva da Napoli dove questa mattina Alfred, nigeriano di 39 anni che abita a Castelvolturno, nella provincia di Caserta, si è messo a chiedere l'elemosina come fanno in tanti. Il 39enne, però, ha utilizzato gli spiccioli raggranellati per comprare scopa, paletta e sacchi per l'immondizia e per mettersi a pulire le strade di Fuorigrotta, quartiere della periferia occidentale di Napoli. Ha cominciato nei pressi della chiesa di San Vitale e il suo obiettivo è quello di arrivare, nei prossimi giorni, fino a piazzale Tecchio, percorrendo praticamente quasi tutta via Giulio Cesare. Accanto ai ferri del mestiere, Alfred ha disposto tre cestini dove i passanti – che hanno molto apprezzato l'iniziativa – possono lasciare un'offerta e un cartello che recita: "Sono un povero straniero, senza lavoro. Adesso sono nella tua città, per cercare lavoro. Ho tre figli e una moglie. Che Dio ti benedica".
La storia di Alfred è, purtroppo, comune a quella di molti altri migranti: è arrivato in Italia, a Lampedusa, con un barcone nel 2008. "Quando non si lavora si diventa deboli – afferma Alfred – e quando sei debole puoi fare del male. Allora finisci nelle strade per la droga, per rubare. Ma se hai qualcosa da fare allora non lo fai il criminale. Per questo ho iniziato a pulire questa strada. E
prego Dio che venga qualcuno che mi aiuti a lavorare, perché è questo quello che mi piace fare".