La storia di Kambou, sfigurato da un cancro, che ha trovato assistenza e cure a Napoli
Kambou Sie ha dalla nascita un soprannome "Prosper", prosperità. Ma la sua vita fino a oggi è stata tutt'altro che prospera e rigogliosa. Nato e vissuto in Costa d'Avorio, Kambou ha iniziato ad avere guai fin da ragazzino. A 11 anni un cancro facciale rapidamente diffusosi ha letteralmente inghiottito il suo volto, devastandone i connotati. Il padre povero in canna, le visite mediche impossibili anche solo da ipotizzare. E la madre, devastata dal male del figlio che decide ad un certo punto di fare un gesto impensabile per molti. Ovvero di abbandonare, letteralmente, il figlio, al suo destino. "Quando la malattia è peggiorata, tutti mi hanno lasciato. Mio padre era l'unico a guardarmi " ha dichiarato il giovane al Mail che se ne è interessato, facendo fare alla storia il giro del mondo.
Nei suoi primi anni di vita, Kambou si è dunque trovato solo col padre e con un male fisico ed estetico enorme. Il tumore avanzava e il suo viso era completamente sfigurato. Le guance cresciute in maniera abnorme, così come le gengive, la capacità di aprire correttamente gli occhi gravemente compromessa.
Ha atteso fino ai 17 anni, Kambou Prosper Sie, per trovare un briciolo di speranza. Il padre ha contattato attraverso una suora la Fondazione Liliane, una carità specializzata nella cura dei bambini disabili dai paesi in via di sviluppo e a sua volta una associazione, Una voce per Padre Pio, che fornisce assistenza sociale e medica, ha fatto un video d'appello per ricevere aiuto. E l'ha trovato. Il giovane della Costa d'Avorio è approdato in Italia per sottoporsi ad una operazione chirurgica, rimuovere un certo numero di tumori e ridurne la dimensione. I medici hanno chiarito che è affetto da una forma molto rara ma mortale di cancro, il linfoma di Burkitt. La diagnosi è stata effettuata all'Ospedale Pascale di Napoli dove campioni di tessuto sono stati rimossi dal viso di Propser per stabilire la causa della malattia e un trattamento appropriato. L'ematologo Ferdinando Frigeri ha affermato che il tumore del giovane sta crescendo più lentamente di molte persone con la sua malattia. L'adolescente ha ricevuto trattamenti di chemioterapia, radioterapia e terapia sostitutiva con cellule staminali per ridurre il tumore. Nell'estate scorsa il ragazzo ha avuto anche il coraggio di mostrare i progressi del suo trattamento in tv, con un volto che via via sta riprendendo, seppur a fatica e lentamente, vista la rara malattia contro la quale combatte, i suoi tratti.