Solo una segnalazione all'autorità giudiziaria, per il momento nessuna inchiesta aperta e, di conseguenza, nessun indagato. Col passare delle ore diventa sempre più chiara la situazione del rapper Clementino, che nei giorni scorsi era stato indicato come indagato dalla Procura di Nocera Inferiore (indagini affidate alla Digos e al commissariato di Nocera Inferiore) per aver inneggiato dal palco all'uso della marijuana. I "guai" sarebbero arrivati dopo il distribuzione dei gadgets, con cui il cantante originario di Avellino, all'anagrafe Clemente Maccaro, ha aperto il concerto. Una sorta di benvenuto che si ripete per molti dei suoi eventi. Ha lanciato verso il pubblico delle bustine contenente dei portachiavi, e avrebbe "benedetto" i fan "i nome delle cartine", ma lasciando solo intendere il riferimento alla marijuana, senza nominarla esplicitamente. A questo punto gli agenti del commissariato locale, che erano sul posto per i servizi di ordine pubblico, hanno segnalato la circostanza alla Procura di Nocera Inferiore, competente sul territorio del comune salernitano.
Ora la decisione spetta al Procuratore: se riterrà che quei comportamenti configurano un reato, si procederà con l'apertura dell'indagine, con le verifiche che saranno affidate al commissariato locale. Ma al momento, a quanto apprende Fanpage.it, non è stata aperta nessuna inchiesta, né tantomeno c'è stato un incarico alla Digos di Salerno. In attesa delle novità, il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, aveva fatto sapere di avere sospeso il pagamento del cachet al cantante, pur ricordando che Clementino in molte occasioni ha lanciato messaggi contro la camorra, contro le droghe pesanti e contro lo spaccio, anche dal palco.