Una bellissima storia di resilienza e coraggio quella della Wbo Italcables di Caivano, nella provincia di Napoli, azienda specializzata nella produzione di trefolo e filo per cemento armato precompresso. La Italcables di Caivano, nel 2013, dichiara fallimento: gli operai stanno addirittura per concordare la liquidazione, ma non si arrendono. E allora ecco che 51 dipendenti decidono di riunirsi in una cooperativa e di rilevare l'azienda, facendo nascere dalle sue ceneri la Wbo Italcables, che oggi ha un fatturato di 20 milioni di euro. "Abbiamo acquistato lo stabilimento, pagando l'ultima rata nel novembre dello scorso anno, abbiamo impegnato tutto quello che avevamo, ovvero la mobilità, presa in un'unica soluzione anticipata, e l'abbiamo investita nel capitale sociale della cooperativa" dice Raimondo Liberatore, direttore dello stabilimento.
E allora ecco che gli ex dipendenti sfruttano una legge, proprio del 2013, che riconosce la prelazione a favore dei lavoratori di aziende in crisi. Wbo è proprio l'acronimo del termine inglese workers buyout, che indica per l'appunto i dipendenti che hanno rilevato la fabbrica nella quale lavoravano. Riprendere a lavorare è stato un sogno, continua ad essere un sogno ma siamo consapevoli di non poter commettere errori" ha detto il caposquadra Antonio Oliva.