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“Ladri di bambini in un furgone”: è psicosi tra i genitori in provincia di Napoli

La notizia rimbalza da qualche giorno sui social e nei gruppi Whatsapp dei genitori in diverse zone della provincia di Napoli: un furgone – il colore cambia in base alla zona – con all’interno una donna, o una coppia, si aggira per il Napoletano con l’intenzione di rapire i bambini. Per ora, però, nessuna denuncia è stata presentata alle forze dell’ordine.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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È una vera e propria psicosi quella che sta montando tra i genitori di alcune zone della provincia di Napoli, alimentata dal tam tam sui social e nei gruppi Whatsapp: nell'area vesuviana, così come in quella a Nord di Napoli, un furgone – il colore cambia in base alla zona, alle pendici del Vesuvio, ad esempio, è bianco – si aggirerebbe con a bordo una donna o una coppia, intenzionata a rapire i bambini. Tentativi di rapimenti sono stati segnalati sui gruppi e nelle chat dei genitori, con audio e svariati messaggi, a Portici, così come a Ercolano, ma si tratterebbe, ad ora, solo di allarmismi: non esiste, infatti, alcuna denuncia presentata alle forze dell'ordine, in nessuna delle città in cui il furgone sarebbe stato avvistato.

Per non alimentare false notizie e contribuire a far crescere la psicosi, il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, ha pensato di pubblicare un post su Facebook. In tanti genitori allarmati stanno spargendo la voce che in giro ci sia una banda che rapisce i bambini in azione in varie città dell'area vesuviana. Ho appena parlato con i Carabinieri per chiedere informazioni. Non è vero, non diffondete ulteriormente. È una notizia falsa." scrive il primo cittadino di Ercolano.

Con il cellulare all'uscita di scuola: ragazzo rischia il linciaggio

A Giugliano, nell'area a Nord di Napoli, la psicosi e l'allarmismo creati dalla falsa notizia hanno rischiato che una folla di genitori linciasse un ragazzo con problemi psichici, che si aggirava all'esterno di una scuola elementare in via San Rocco con un cellulare in mano. Qualcuno ha pensato che fosse in cerca di bambini da rapire e che volesse fotografare le sue prede. I genitori si sono così mobilitati e per poco non si è arrivati all'aggressione fisica del ragazzo. Sul posto si è reso necessario l'intervento degli agenti della Polizia di Stato.

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