Strage di Secondigliano. “Lasciatelo a noi”: l’ira del quartiere contro i carabinieri
La sparatoria a Secondigliano si è conclusa con 4 morti e 6 feriti, ma il bilancio poteva essere molto più grave. Adesso arriva l'inquietante retroscena da parte di testimoni diretti sulla reazione furibonda della gente del posto, decisa a farsi giustizia da soli a tutti i costi. Quando l'uomo, Giulio Murolo, l'infermiere al Cardarelli dalla vita irreprensibile, è stato tratto in arresto e portato fuori da Carabinieri e Polizia, sulla strada si sarebbe scatenato l'inferno. Il terrore vissuto durante quei minuti interminabili, le notizie imprecisate sui ferimenti e le uccisioni causate dall'uomo, hanno esasperato la cittadinanza di Secondigliano che, proprio nel momento dell'arresto, avrebbe cercato di strappare a tutti i costi l'omicida dalle mani delle Forze dell'Ordine.
"Lasciatelo a noi, lasciatelo a noi", gridava la folla mentre tra questi, qualcuno cercava di farsi spazio con la forza, tra spintoni e manate, innescando un principio di rissa con gli stessi agenti. Sempre testimoni riferiscono di piccoli gruppetti di fuoco, armati di tutto punto con mitragliette, revolver e pistole. Legati probabilmente alla criminalità organizzata, erano lì, appostati tra la folla al fine di difendersi e all'occorrenza contrattaccare. Tutto sarebbe avvenuto in quei momenti interminabili dove si cercava di capire da dove provenissero gli spari e, soprattutto, se l'omicida avesse potuto colpire ancora. Un altro testimone, Luigi Mele, titolare di un negozio di ortopedia, riferisce quanto accaduto intorno alle 15.15:
Erano le 15.15 quando abbiamo sentito le detonazioni. Tante, almeno una quindicina. Inizialmente ho pensato che potesse essere una fiction, perche' ieri a poche decine di metri da qui hanno girato un episodio della serie Gomorra. Poi ho visto un ragazzo sul motorino, riverso a terra, e l'uomo armato di fucile che entrava e usciva dal balcone della sua abitazione sparando all'impazzata. Ho abbassato la saracinesca come hanno fatto tutti gli altri commercianti e sono scappato. Poi ho cominciato a telefonare ai miei figli e a tutti quelli che conoscevo per dire loro di non avvicinarsi alla zona.
Una storia terribile e agghiacciante, impossibile da contemplare. È stato dichiarato il "lutto cittadino", sospese anche le celebrazioni per l'inaugurazione della nuova metropolitana in Piazza Municipio, prevista per domani alla presenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che ha annullato la sua visita in città.