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Latitante napoletano arrestato in Messico: rientrato in Italia, deve scontare oltre 9 anni

Salvatore Longo, 45 anni, era stato condannato nel 2007 per usura ed estorsione per conto del clan Licciardi nelle province di Brescia e Verona. In Messico viveva sotto il falso nome di Francisco Javier Gonzales.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Salvatore Longo è rientrato in Italia: latitante da oltre dieci anni, l'uomo deve scontare una condanna di oltre nove anni di carcere per i reati di usura ed estorsione, dopo una condanna del Tribunale di Verona risalente al maggio 2007, quando l'oggi quarantacinquenne napoletano si rese irreperibile.

Longo era stato rintracciato in Messico pochi giorni fa, ed è stato riportato quest'oggi in Italia. Fondamentale l'opera degli investigatori della squadra mobile di Verona, in collaborazione con la DIA Di Padova, il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) e la rete degli Ufficiali di collegamento. Adesso per Longo, arrivato all'aeroporto di Fiumicino, dopo le formalità di rito, verrà associato presso la competente casa circondariale, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Il quarantacinquenne, legato al clan camorristico "Licciardi", avrebbe commesso i reati per cui è stato condannato tra le province di Verona e di Brescia tra il 2005 ed il 2009 (quindi anche durante la latitanza), applicando a diversi commercianti dei tassi di usura annui superiori al duecento per cento. Attività "espletata" proprio per conto del clan Licciardi, particolarmente radicato ed operativo nella zona nord di Napoli.

Stando a quanto ricostruito dalla Dia di Padova, Salvatore Longo era fuggito negli Stati Uniti già nel 2006, grazie al passaporto italiano, e da là in Messico attraverso il confine che lo divide dalla California. Nel 2017 si era poi separato dalla moglie italiana, sposando una donna messicana dalla quale ha avuto anche due figli. Attualmente viveva a Tijuana, città messicana della Bassa California appena al di là del confine con gli Stati Uniti, dove aveva assunto il falso nome di Francisco Javier Gonzales. E proprio a Tijuana lo hanno localizzato gli investigatori italiani: allertate le autorità messicane, l'uomo è stato quindi espulso verso l'Italia, per poi essere arrestato allo scalo tecnico di Madrid e portato quest'oggi a Fiumicino.

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