Lavoratori in nero nei baretti di Chiaia, chiusi tre locali della movida
Tre locali di Chiaia, nella "Napoli bene" già cuore della movida partenopea, sono stati chiusi dalle forze dell'ordine durante una vasta operazione operata nell'ambito del controllo del territorio. Sono quindici i cosiddetti "baretti" di Chiaia sottoposti a controllo, e salate sono state le multe: 37mila le sanzioni comminate dalle forze dell'ordine, che hanno anche scoperto che in tre di queste attività venissero impiegati lavoratori in nero, facendo scattare per loro la sospensione delle attività. Inoltre, sono state riscontrate infrazioni alla nuova normativa in materia di "impatto acustico", ma anche eccedenza di occupazione di suolo pubblico e perfino mancata voltura delle autorizzazioni ai nuovi amministratori. Sono stati anche sequestrati due tirapugni in metallo abbandonati a terra forse alla vista delle forze dell'ordine, sempre nella zona dei baretti di Chiaia.
L'operazione è stata eseguita dai carabinieri, assieme ai colleghi del reggimento "Campania", e si è svolta in diverse zone della città metropolitana di Napoli, da San Giovanni a Teduccio al Rione Traiano. Durante le operazioni delle forze dell'ordine, sono stati anche fermati otto parcheggiatori abusivi: uno di essi era un 55enne di Ponticelli, che nel corso dell'ultimo anno è stato beccato già tre volte nella medesima zona, ovvia su viale delle Metamorfosi non lontano dall'ospedale del Mare. Altri sette sono stati sorpresi tra via Cesare Battisti, via Imbria, Via Lo Monaco, via Nisco e nei pressi della scuola media "Tito Livio" e del Liceo "Umberto I". Tutti e sette erano stati già raggiunti da un'ordinanza di allontanamento: sequestrati anche i soldi che avevano con loro, ritenuti essere il loro incasso. Nel resto delle operazioni svolte, sono quindi state arrestate 12 persone per vari reati, in massima parte per spaccio di droga, mentre altre 18 sono state denunciate.