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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

Lavoravano in nero ma percepivano il reddito di cittadinanza: 80 casi scoperti a Caserta

Maxi operazione della Guardia di Finanza a Caserta: scoperte 80 persone che percepivano il reddito di cittadinanza senza averne diritto. Tra questi, lavoratori in nero, venditori abusivi, commercianti, il titolare di un caseificio. Addirittura un contrabbandiere di sigarette. Per 64 di queste persone è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria, per le altre 16 la segnalazione all’Inps.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Percepivano il reddito di cittadinanza ma avevano chi un lavoro in nero, chi addirittura faceva il contrabbandiere di sigarette, altri ancora vendevano (illegalmente) souvenir nei pressi della Reggia di Caserta, e così via. Sono ottanta i casi scoperti dagli uomini della Guardia di Finanza di Caserta: di questi, per 64 è scattata la denuncia all'Autorità Giudiziaria mentre per gli altri 16 la "semplice" segnalazione all'Inps per l'interruzione dell'erogazione del reddito di cittadinanza. Solo di somme già percepite "materialmente", il danno calcolato dalle Fiamme Gialle per le casse dello Stato ammonterebbe ad oltre duecentomila euro. Complessivamente, i controlli hanno riguardato 255 persone facenti parte dei nuclei familiari finiti sotto la lente d'ingrandimento dei baschi verdi.

Dai controlli incrociati, si è scoperto che una quarantina di persone che percepivano il reddito di cittadinanza avevano in realtà un lavoro vero e proprio, seppur in nero: da pizzaioli a baristi, passando per cassieri, operai, magazzinieri, muratori ed altro ancora. In un caso, si trattava addirittura di due coniugi negozianti di capi d'abbigliamento con una partita iva già chiusa e non dichiarando così alcun reddito, aggiungendo così agli introiti delle vendite anche quelli del reddito di cittadinanza. Altri 25 individui, invece, vendevano chi sigarette di contrabbando, chi capi d'abbigliamento fasulli, chi cd/dvd falsi. In un caso, scoperto anche uno spacciatore di hashish. Altri ancora, sono stati scoperti mentre svolgevano attività di autisti in nero ed altri che, sempre in nero, affittavano appartamenti di loro proprietà. Un imprenditore, invece, è stato scoperto a percepire il reddito di cittadinanza perché aveva "dimenticato" di inserire nella propria richiesta la presenza della moglie nel proprio nucleo familiare: la donna deteneva le quote del caseificio di cui era titolare. Tra l'altro, l'uomo era stato beccato più volte alla guida di un potente Suv e con uno stile di vita lussuoso. Infine, anche quattro storici venditori abusivi di souvenir nei pressi della Reggia di Caserta sono stati scoperti a percepire il reddito di cittadinanza. Per un totale di ben ottanta casi di "furbetti" del reddito di cittadinanza scoperti dalla Guardia di Finanza di Caserta.

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Giuseppe Cozzolino, giornalista, classe 1984. Laureato in Lingue Straniere, lavoro con Fanpage.it dal 2012, attualmente in forza alla redazione di cronaca di Napoli. Videogamer e appassionato di musica, di cani e di storia, soprattutto antica.
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