Lavoravano in nero nei cantieri e prendevano il Reddito di Cittadinanza, denunciati
Per lo Stato erano disoccupati, e prendevano anche il Reddito di Cittadinanza, ma in realtà lavoravano nei cantieri edili. In nero, senza nessuna tracciabilità delle entrate. Cinque furbetti, che usavano lo strumento di sostegno economico del Governo per integrare le altre entrate, sono stati scoperti dai controlli appositamente predisposti e ora per loro, oltre alla denuncia, verranno avviate le pratiche per la revoca del beneficio. I cinque fanno parte dei 18 lavoratori in nero che sono stati trovati al lavoro nei cantieri della provincia di Napoli dal gruppo di controllo formato da Ispettorato del lavoro, Inps e carabinieri. La circostanza è stata riportata da alcuni giornali locali.
Controlli sul Reddito di cittadinanza
Le verifiche erano state avviate nei mesi scorsi, parallelamente a quelli organizzati anche dalla Guardia di Finanza, proprio per verificare questo tipo di abuso: persone che, oltre a continuare a lavorare in nero, per la condizione economica risultante avevano fatto richiesta e ottenuto il Reddito di Cittadinanza. Nei giorni scorsi le verifiche hanno interessato alcune attività in provincia di Napoli, per la maggior parte cantieri edili, per verificare che i dipendenti fossero regolarmente inquadrati. È emerso che 18 lavoratori non avevano nessun tipo di contratto.
Dalle verifiche successive è risultato che cinque di questi percepivano anche il Reddito di Cittadinanza e ora ne dovranno rispondere anche penalmente. "Stiamo intensificando i controlli – dice il direttore dell'Inps di Napoli, Roberto Bafundi – e stiamo verificando che la rete creata tra i diversi rami dell'amministrazione sta funzionando come presidio di legalità nel territorio metropolitano".