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Lavori fermi al Policlinico di Caserta: gli operai giocano a carte

Nonostante il cantiere per la costruzione del Policlinico Universitario di Caserta sia aperto, i lavori sono fermi e gli operai ne approfittano per farsi una partita a carte. I lavori sono fermi da circa sei mesi dal momento che non ci sono le risorse necessarie per portarli avanti: la società che si è aggiudicata l’appalto, infatti, versa in una situazione finanziaria critica.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Il cantiere per la costruzione del Policlinico Universitario di Caserta è aperto, ma i lavori sono inesorabilmente fermi. E così gli operai giocano a carte: i lavoratori, però, non ricevono lo stipendio da quattro mesi; l'opera è dunque ferma per la mancanza delle risorse necessarie e portarla a termine. Gli operai ora attendono il pagamento delle mensilità arretrate, ma le prospettive per il futuro non sono delle più rosee, a causa della disastrosa situazione finanziaria nella quale versa la società appaltatrice Condotte, che possiede il 99 percento delle quote del Consorzio Concorsu, che sta realizzando i lavori per la costruzione del nosocomio.

Il cantiere è fermo da ormai sei mesi: i lavori per il nosocomio, del costo di circa 150 milioni di euro, uno dei più importanti della Campania e del Sud Italia, erano stati rilanciati nel marzo del 2017 dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, dopo che il cantiere era rimasto fermo per oltre due anni a causa di rallentamenti dovuti a mancati pagamenti da parte degli enti proprietari – il Ministero dell'Istruzione, il Ministero della Sanità e la Regione Campania – e a lentezze burocratiche dovute alla necessità di apportare alcune modifiche al progetto originario.

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