L'intero personale di un albergo di Ischia era ‘in nero', ovvero senza busta paga né contributi né garanzie. È la scoperta effettuata dai carabinieri isolani durante un controllo all'interno di una struttura ricettiva dell'isola verde. L'albergo si trova nella zona di Ischia Porto: i carabinieri, durante i controlli, hanno subito scoperto che qualcosa non andava: complessivamente, nella struttura lavoravano undici persone, ma al momento dei controlli è emerso che tutti gli undici lavoratori fossero stati "assunti" completamente in nero. Una piaga, quella del lavoro nero, che insomma continua ad essere ben presente sul territorio ischitano, così come nel resto d'Italia. E che danneggia, in primis, anche i lavoratori stessi, costretti a lavorare senza alcuna tutela né fiscale né contributiva, oltre che costituire un reato anche dello stesso lavoratore in nero, che rischia assieme al datore di lavoro una denuncia penale.
Sempre ad Ischia, i carabinieri hanno fermato altre persone durante i controlli del territorio. Un quattordicenne napoletano era sull'isola con una carta d'identità falsa ed è stato denunciato in stato di libertà. Nei guai anche un ventitreenne del Niger, domiciliato a Procida ed ospite nell'ambito di un progetto di accoglienza: deve rispondere del furto aggravato di una bicicletta avvenuto lo scorso 22 aprile proprio sull'isola procidana e del quale è ritenuto essere il responsabile. Controlli a raffica dei carabinieri anche per quanto riguarda le infrazioni al codice della strada: undici le persone sanzionati perché utilizzavano il telefonino in auto mentre guidavano, ignari che così facendo mettono a repentaglio la propria incolumità e quella degli altri, mentre altre due persone sono state segnalate alla Prefettura come utilizzatori di sostanze stupefacenti: sequestrati, contestualmente, anche 1,1 grammi di hashish nella medesima operazione.