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Le acque del fiume Calore diventano rosse: colpa dello scarico abusivo di un mattatoio

La scoperta dei carabinieri di Benevento: da qualche giorno, le acque del Calore erano diventate rosse ed emanavano forti miasmi. Dopo le segnalazioni, la scoperta: un mattatoio in località San Marco sversava illegalmente gli scarti della lavorazione degli animali direttamente nelle fognature, confluendo così le stesse nel fiume Calore.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Le acque del fiume Calore diventano rosse e puzzolenti: da questa amara scoperta sono partite le segnalazioni a raffica da parte di cittadini ed associazioni alle forze dell'ordine, che hanno scoperto in pochi giorni l'origine dei forti miasmi e del colore rosso che le acque del fiume avevano assunto. Si trattava infatti di scarti di un mattatoio, sversati illegalmente nelle fogne e che finivano così nel fiume.

La scoperta è stata fatta dai carabinieri di Benevento che, assieme a tecnici dell'Arpac, sono risaliti al mattatoio in località San Marco, nella provincia sannita. La ditta che macellava carne, infatti, aveva collocato una tubazione in pvc (ovvero in cloruro di polivinile, un materiale termoplastico ricavato da materie prime naturali) che, dalla vasca di stoccaggio del mattatoio, portava i reflui derivanti dalla "lavorazione" degli animali direttamente nella rete fognaria comunale, confluendo così nel fiume Calore. I carabinieri hanno scoperto che il titolare della ditta non aveva neppure le autorizzazioni necessarie, ed è scattato così il deferimento alle autorità per  scarico di acque reflue industriali senza autorizzazione. I militari hanno anche sequestrato la tubazione abusiva, interrompendo così lo scarico illegale nel fiume Calore, evitando l'aggravarsi del danno ambientale recato.

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