Le bellissime foto dell’Archivio Carbone in mostra al Kestè
Scatti che raccontano una vita: carrozze dell'Ottocento; una gondola veneziana nel Porto di Napoli, la gara dei “carruoccioli”, l’installazione di semafori in città; carri armati in piazza Plebiscito e tanti, tanti scatti che ci riportano indietro nel tempo.
È un modo inusuale quello che hanno scelto Fabrizio Caliendo, fondatore e direttore artistico del Kestè e Federica Nicois, dell’Associazione Riccardo Carbone onlus, curatori della mostra, per “viaggiare” a Napoli attraverso il tempo: 62 fotografie stampate oltre ad un centinaio di immagini che saranno video proiettate nei nuovi ambienti dedicati solo all’arte visuale del Kestè, storico “locale” del centro antico di Napoli, che con un percorso culturale oramai ventennale e più di 120 mostre d’arte prodotte, si è caratterizzato come luogo di riferimento della fotografia, oltre che della musica napoletana.
La mostra si chiama “Muvimmece” ed è inserita nell’ambito degli eventi del Maggio dei Monumenti, con il Patrocinio del Comune di Napoli, Assessorato alla Cultura, sarà inaugurata venerdì 25 maggio 2018 alle ore 18 e sarà visitabile fino a metà settembre. Alcune delle immagini esposte saranno messe in vendita; si tratta di “scatti” venuti fuori dal lavoro di recupero, digitalizzazione e catalogazione che sta portando avanti l’associazione Riccardo Carbone onlus che, grazie all’impegno dei volontari ed al sostegno di tanti napoletani, ha prima evitato che i negativi andassero perduti per sempre, ed ha poi avviato il lavoro di digitalizzazione oggi visibile e fruibile a tutti sul portale Archiviofotograficocarbone.it. Grazie anche alle centinaia di “adozioni” di servizi fotografici da parte di cittadini, associazioni ed aziende, sono oggi fruibili online circa 15 mila immagini; un lavoro lungo, se si pensa che l’intero Archivio Carbone conta circa 500mila immagini, oggi sostenibile anche attraverso la destinazione del 5 per mille.
“Per me è un onore e un vanto oggi poter collaborare con l’Archivio Carbone. Organizzare questa mostra è stato emozionante. Sapere inoltre di poter contribuire a salvare un immenso patrimonio culturale Napoletano, mi rende due volte più felice”, spiega Fabrizio Caliendo, che da sempre ha curato in prima persona la sezione delle arti visuali del Kestè, ha deciso di creare questo nuovo foto racconto insieme a Federica Nicois, e di adottarlo con il Kestè.
“Questa prima mostra apre una collaborazione tra l’Archivio e il Kestè che porterà altri progetti fotografici, laboratori, stage. Si sta pensando a corsi di sviluppo fotografico, per tornare alla magia della nascita della fotografia, stampando foto uniche e preziose dai negativi originali dell’Archivio”.