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Le danno un antibiotico a cui è allergica: donna in coma da 2 mesi all’Ospedale del Mare

Una donna di 81 anni è in coma da due mesi all’Ospedale del Mare di Napoli. Alla donna, ricoverata nel nosocomio di Ponticelli per un tumore, è stato somministrato un antibiotico al quale è allergica. “Sapevano che non lo poteva assumere. L’allergia è emersa durante il ricovero” denuncia la figlia della paziente.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Le hanno somministrato un antibiotico al quale era allergica: per questo, una donna di 81 anni è in coma da due mesi all'Ospedale del Mare, nosocomio di Ponticelli, periferia orientale di Napoli. La vicenda è stata resa nota dal consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che riporta la denuncia della figlia della paziente. "Sapevano benissimo che non poteva assumere l'antibiotico, l'allergia è emersa proprio durante il ricovero" dice la donna.

La figlia della 81enne, che ha presentato denuncia ai carabinieri, racconta cosa è successo a sua madre. "Siamo arrivati al pronto soccorso dell’Ospedale del Mare il 13 giugno. Mia madre, 81 anni, affetta da tumore e allergica a due diversi antibiotici, il Bactrim e il Ciproxin, è stata trasferita dopo poco al reparto chirurgia generale. Durante il ricovero le è stato dunque somministrato un antibiotico diverso, il Rocefin ma, in seguito all’assunzione, ha accusato una reazione allergica. Il giorno 25 giugno è stata operata per la sua patologia oncologica presso la struttura e l’operazione è riuscita perfettamente. Nel tardo pomeriggio del giorno seguente, nonostante la reazione allergica verificatasi proprio durante il ricovero nell’ospedale, le è stato nuovamente somministrato il Rocefin che le ha provocato un arresto cardiocircolatorio al quale è poi seguito uno stato di coma dal quale mia madre non si è mai risvegliata".

I Verdi chiedono una indagine interna

Sulla vicenda si è espresso anche il consigliere Borrelli: "Abbiamo chiesto all’Asl Napoli 1 di avviare un’inchiesta interna per evincere come sia stato possibile un fatto del genere. Qualora l’inchiesta dovesse confermare il contenuto della denuncia presentata dalla signora saremmo di fronte ad una negligenza inaccettabile. Sarebbe assurdo che ad una paziente, che ha già accusato una reazione allergica in seguito all’assunzione di un antibiotico durante la degenza, sia somministrato lo stesso farmaco per la seconda volta".

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