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Le mani dei Casalesi sull’ospedale Cardarelli: arrestati due imprenditori

I carabinieri hanno arrestato stamattina all’alba due imprenditori che operavano nell’agro Aversano. L’accusa per loro è di associazione per delinquere di tipo mafioso e intestazione fittizia di beni.
A cura di Valerio Barbato
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Due imprenditori sono stati arrestati dai Carabinieri per appalti truccati. L'inchiesta della Dda di Napoli sulla realizzazione del Pip di Aversa (Caserta) ha constatato il legame di Ferdinando Di Lauro e Andrea Grieco (suo socio) con il clan dei Casalesi. Uno dei due uomini opera nel settore edile ed è accusato di associazione per delinquere di tipo mafioso. L'altro, invece, di intestazione fittizia di beni e turbata libertà degli incanti con l'aggravante del metodo mafioso. Stando a quanto si apprende, il valore degli appalti che avevano ottenuto in Campania è di 20 milioni di euro; Ferdinando Di Lauro, aveva ottenuto anche in via esclusiva quasi tutti gli appalti dell'ospedale Cardarelli di Napoli sul quale aveva praticamente messo le mani.

Dal 2007 al 2001, invece, ha realizzato, grazie a società di comodo riconducibili al clan dei Casalesi,  il PIP di Aversa che poi ha portato all'arresto eseguito all'alba di stamattina. Altri due imprenditori sono stati denunciati nell'ambito dell'operazione. I carabinieri, coordinati dai pm della Dda di Napoli, Catello Maresca e Maurizio Giordano e dal procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, hanno anche sequestrato a Ferdinando Di Lauro, immobili, veicoli e quote societarie per circa due milioni di euro.

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