Le rubano l’identità e le svuotano il conto in banca: colpo da oltre centomila euro
Prima le rubano l'identità, poi le svuotano il conto in banca: il tutto in appena tre mesi, per un danno da circa 111.600 euro. La vittima è una avvocatessa napoletana, che si è accorta del doppio furto troppo tardi. E che ora punta il dito anche contro la banca stessa, rea di non aver verificato in questi mesi le operazioni condotte dai malviventi.
Il tutto parte dal "furto" d'identità: un genere di crimine sempre più frequente, anche per la facilità con cui si riesce a rubare i dati di una persona. Basti pensare ad un codice fiscale, facilmente ricavabile inserendo semplicemente nome, cognome, data e luogo di nascita in un qualunque generatore di codici fiscali (disponibile su svariati siti internet in maniera perfettamente legale): tutti i dati, invece, sono praticamente "disponibili" su un qualunque social network, e quindi spesso a disposizione di chiunque.
Nel caso dell'avvocatessa, trattandosi (come specificato da "il Mattino") di un Conto Arancio (e quindi telematico), per i ladri d'identità è stato un gioco da ragazzi bypassare lo sportellista, visto che il tutto avviene via internet. E così il 29 agosto è stato effettuato il primo "prelievo" di 1.500 euro, passato dal conto originale ad uno creato ad hoc. Il 13 settembre, il secondo prelievo: circa 19mila euro. E così via. Fino ad arrivare ad un ammanco di 111.600 euro che, in teoria, sarebbero dovuti essere al sicuro. E che solo in questi giorni, invece, la donna ha scoperto le fossero stati sottratti.