Rione Sanità, le ultime ore di Genny Cesarano. Il presagio della tragedia su Facebook
"Non pensare ai troppi problemi, bruciano il cervello. Pensa che ora ci siamo. Domani chissà. G.C.". Sono le parole del 17enne ‘Genny', Gennaro Cesarano su Facebook, trucidato dalla camorra domenica 6 settembre nell'ultimo post su Facebook. Come tutti i suoi coetanei anche l'adolescente affidava umori e pensieri ai social network. Dopo l'ultimo post pubblicato da Gennaro alle 5.53 di sabato 5 settembre, però, alle 4 e 30 di domenica 6 settembre, il 17enne veniva colpito dai proiettili dei killer. Quell'ultimo messaggio sulla pagina ora al vaglio degli inquirenti appare ora come un triste, inquietante presagio. Sconvolti e increduli anche gli amici del ragazzino che sul suo profilo Facebook continuano a pubblicare messaggi di affetto e foto in ricordo del 17enne.
Intanto proseguono le indagini per individuare i killer di Gennaro Cesarano. Gli investigatori sono al lavoro su diverse piste. Al momento l'unica ipotesi sa scartare sembra quella della pallottola vagante. Secondo una delle ricostruzioni possibili il ragazzo avrebbe avuto legami con i facinorosi che scatenarono la rissa di domenica 30 agosto in curva A dello stadio San Paolo.