31 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

“Le Umane paure” rivelate a Napoli: al Lanificio 25 arriva il corto d’arte di Monica Marioni

Né un semplice film, né un corto, ma un film d’arte premiato in tutto il mondo: è “Le umane paure”, di Monica Marioni e girato dal regista Nicolangelo Gelormini che il 17 maggio sbarcherà al centro storico di Napoli, al Lanificio 25, uno dei luoghi storici della Cultura partenopea, in cui sarà proiettato seguito da un talk con tanti ospiti.
A cura di Redazione Napoli
31 CONDIVISIONI
Locandina Le Umane Paure
Locandina Le Umane Paure

Non c’è bisogno di essere esperti di arte contemporanea per godere de “Le umane paure”, il corto d’arte che sarà proiettato giovedì 17 maggio a partire dalle 21 in uno dei luoghi simbolo dell’arte napoletana, ovvero quel Lanificio 25 di Piazza de Nicola che da anni, ormai, è centro nevralgico della musica e della Cultura della città.

Il corto di 14 minuti è il risultato dell’unione dell’arte di Monica Marioni e della sensibilità filmica del regista Nicolangelo Gelormini che, per la precisione, definiscono “Le umane paure” un breve film d’arte: “È un incontro in cui le immagini fotografiche prodotte dalla Marioni sono entrate in un processo lavorativo e creativo ‘altro’, e sono divenute un racconto filmico pensato per un pubblico non necessariamente legato all’arte contemporanea, ma neanche interessato alla sola narrazione cinematografica”.

Ponendosi nel mezzo tra la neutralità filmica e la surrealtà artistica la pellicola si tiene alla debita distanza dall’uso documentaristico che spesso viene usato per raccontare l’arte: “Il progetto filmico origina dall’omonima serie di opere, realizzate come una sequenza di performance fissate tramite scatti fotografici, nei quali il soggetto è una costante invariabile giustapposta direttamente allo sfondo, in un crudo ed immediato confronto-scontro tra l’artista-individuo e lo scenario-entità, secondo una stretta relazione di causa effetto”

“Un ritratto filmico di un progetto artistico” spiega Gelormini, che del film è anche sceneggiatore, scegliendo scientemente di evitare le voci dialogiche e monologiche, sostituendole con la musica composta da una colonna sonora definita “ipnotica e sottilmente inquietante, giocata su contrasti netti tra silenzio e rumore che restituiscono l’altalena emotiva della protagonista”.

La serata comincerà all’interno del cortile del Lanificio 25 alle 20 quando vi sarà l’introduzione di Franco Rendano, a cui seguirà prima la proiezione del corto, a partire dalle 21 e, poi, alle 21.20 una riflessione sul rapporto tra cinema e arti visive, così come esso è andato configurandosi nel panorama contemporaneo, nonché sulle sulle paure dell'uomo nella società contemporanea. Relatori saranno Stefano Di Carlo, psicologo e psicoterapeuta, autore di "Alla scoperta delle umane paure", Edizioni Paoline, Maria Rosa Sossai, critica d’arte e curatrice, autrice di "Film d'artista, percorsi e confronti tra arte e cinema», Gabriella Ferrari Bravo, psicoterapeuta e mediatrice familiare, e Caterina Arcidiacono, ordinaria di psicologia presso l’Università Federico II. Interagiranno con loro l’artista Monica Marioni, il regista Nicolangelo Gelormini, il direttore del museo MADRE Andrea Viliani.

31 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views