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Le università di Napoli non parteciperanno ai nuovi scavi archeologici di Pompei

Clamorosa esclusione dai bandi per i nuovi scavi nell’area archeologica di Pompei di Federico II, Istituto Orientale e Suor Orsola Benincasa. Ad aggiudicarsi il lotto dei lavori di scavo è l’Università di Bologna. Della Campania c’è solo l’Ateneo di Salerno (Fisciano)
A cura di Redazione Napoli
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Le università di Napoli (Federico II, Istituto Universitario Orientale e l'Istituto Suor Orsola Benincasa) non prenderanno parte ai nuovi scavi nell'area archeologica di Pompei. Ci sarà una sola università italiana, quella di Bologna: il dipartimento di Storia culture e civiltà dell'Alma Mater, diretto dal professor Giuseppe Sassatelli, si è infatti aggiudicato, per un importo di più di 700mila euro, il Lotto 3 del cantiere nell'ambito del ‘Grande progetto Pompei-Piano della Conoscenza', finanziato dalla Comunità europea e promosso dal ministero dei Beni e delle attività culturali. Tra i vincitori c'è anche l'Università di Salerno, che però ha partecipato al bando con una rete di imprese private creata ad hoc. L'Ateneo bolognese è quindi l'unico italiano a essersi aggiudicato uno dei sei lotti in prima persona e in totale autonomia.

Il progetto per Pompei dell'Università di Bologna

Il piano prevede la realizzazione di una planimetria di tutta la città antica in scala 1:50 e l'analisi delle unità murarie, in modo tale da avere un modello 3D di tutti gli alzati, a cui seguirà una schedatura che ne valuterà l'esatto stato di degrado. Saranno inoltre realizzate scansioni laser tridimensionali dei principali complessi abitativi, che confluiranno nel database informatizzato finalizzato alla manutenzione futura e allo studio della città. I lavori di rilievo e monitoraggio del Lotto 3, che contiene alcune ‘perle' come la Casa dei Casti amanti e l'Insula del IX Centenario "inizieranno a marzo e termineranno entro la fine del 2015", ha annunciato il direttore del Disci, Giuseppe Sassatelli. Nel progetto saranno coinvolti due o tre docenti di archeologia, due tecnici (uno addetto ai rilievi e l'altro che si occuperà dell'aspetto geoarcheologico) e una decina di studenti, tra assegnisti di ricerca, dottorandi e allievi della Scuola di specializzazione. Un'esperienza sul campo che segnerà positivamente anche gli studenti, la cui permanenza su uno degli scavi più importanti del mondo verrà finanziata in toto a Alma Mater.

L'Università di Salerno: "Anche noi nel progetto Pompei

L'Università di Salerno non ci sta e precisa che Bologna non è l'unico ateneo italiano a partecipare agli scavi archeologici di Pompei. L'Ateneo di Fisciano, infatti, si è aggiudicato il lotto 2 del cantiere, per un importo di circa 700mila euro. I lavori inizieranno il 26 febbraio. L'opera di tutela e di valorizzazione del sito archeologico campano, Patrimonio dell'Umanità, è mirata ad arrestare il degrado e a favorire permanenti condizioni di conservazione, oltre ad essere finalizzata anche ad attrarre domanda turistica nazionale e internazionale e ad attivare sul territorio iniziative imprenditoriali collegate alla filiera dell'investimento culturale. L'area interessata dall'intervento dell'ateneo salernitano comprende aree monumentali quali la Villa dei Misteri e la Villa di Diomede e l'anfiteatro di cui si eseguiranno anche restituzioni in 3D. Soddisfazione da parte del rettore dell'ateneo di Salerno, Aurelio Tommasetti. Responsabile del progetto salernitano è la professoressa Angela Pontrandolfo che guida una squadra di oltre venti archeologi. Nel team anche quattro ingegneri, architetti e topografi italiani e stranieri, restauratori e geologi.

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