Accolto il ricorso, Vincenzo De Luca può governare la Campania
La prima sezione civile del Tribunale di Napoli ha accolto il ricorso del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca contro la sospensione dalla carica prevista dalla legge Severino. Ne dà notizia Lorenzo Lentini, avvocato del nuovo governatore della Campania, che commentando parla di "grande soddisfazione" e di "vittoria della giustizia".
Legge Severino, cosa succede ora a Vincenzo De Luca
Dunque cosa succede? Ora De Luca potrà prendere parte al primo Consiglio – che era stato rinviato – e nominare la nuova Giunta. Il Tribunale dovrà poi decidere nel merito della vicenda. Il Tribunale di Napoli, è spiegato in una nota del presidente Ettore Ferrara "assume la decisione in base agli stessi criteri che il 25 giugno scorso lo hanno portato ad accogliere, almeno per ora, lo stesso ricorso contro la legge Severino depositato dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris". Anche in questo caso, infatti, la Presidenza del Tribunale parla di "evidente rilievo mediatico assunto in questi giorni dalla questione", ammettendo di aver stabilito la sospensiva della sospensione "come già avvenuto un precedente analoga circostanza", riconoscendo anche in questa vicenda "l'interesse pubblico sotteso". C'è una differenza rispetto al caso de Magistris è che per Vincenzo de Luca la prima sezione del Tribunale partenopeo si è espressa "con decreto ‘inaudita altera parte'". Il che vuol dire che come auspicato dai legali di de Luca e, invece, temuto dagli avvocati delle controparti, non sono stati auditi i legali del centrodestra, del Movimento 5 stelle e del Movimento difesa del cittadino. In ogni caso la decisione del Tribunale è provvisoria perché rimanda alla decisione della Corte Costituzionale prevista per fine ottobre prossimo e, nel contempo, sospende "provvisoriamente l'efficacia del suddetto provvedimento (il Dpcm, ndr.) fissando per il giorno 17 luglio l'udienza dinanzi al Collegio per la comparizione delle parti e per la conferma, la modifica o la revoca del decreto stesso". Gianluigi Pellegrino del Movimento Difesa del Cittadino, spiega ai microfoni di Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano: "La terza regione d’Italia è appesa a un provvedimento con cui monocraticamente un giudice ha deciso di poter disapplicare la legge Severino. Due cose possono dare stabilità alla situazione: tornare al voto o fare una legge che garantisca un governo stabile alla regione. De Luca ha ottenuto qualcosa che è stato negato a tutti gli altri amministratori d’Italia. E’ giusto che lui sia contento, il problema è che le istituzioni entrano in una fibrillazione terrificante".
De Luca: "Rispettata la volontà popolare"
Si affida a un post su Facebook Vincenzo De Luca per commentare la sentenza: "Esprimo il mio rispetto per il Tribunale che ha affrontato una questione – anche inedita – con grande attenzione e profondità, e ringrazio i miei legali per la loro professionalità. Inoltre, rivolgo un saluto agli elettori campani che hanno scelto democraticamente a chi affidare il governo della Regione, e a cui riconfermo la mia gratitudine e il mio impegno. Ho rispettato e rispetterò rigorosamente tutte le leggi dello Stato, così come mi batterò a fondo per la difesa dello Stato di Diritto e dei principi costituzionali: è necessario espellere dalla vita pubblica ladri e tangentisti, ma è altrettanto necessario tutelare a pieno – nella loro dignità e nel loro lavoro – quanti continuano ad assumersi responsabilità per cambiare il Paese, realizzare opere e creare lavoro. Ci batteremo perché la legge sia uguale per tutti, senza disparità tra amministratori locali ed esponenti politici nazionali, e affinché la "paura della firma" non paralizzi più l'Italia. Nei prossimi mesi sarà sempre più chiaro che la vecchia Campania dei luoghi comuni non esiste più. Arriverà presto, all’italia intera, l’immagine di un’altra classe dirigente, fatta di dignità istituzionale, di concretezza operativa, di rigore spartano".
Ricorso De Luca, il M5S annuncia battaglia legale
Un atto di intervento è stato depositato stamattina al Tribunale civile di Napoli dagli avvocati Oreste Agosto e Stefania Marchese, legali dei consiglieri regionali campani del Movimento Cinque Stelle, contro il ricorso ex articolo 700 proposto dai legali del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, per l'annullamento del decreto di sospensione del Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, ai sensi dell'articolo 8 del decreto legislativo numero 235 del 2012. "Il ricorso è inammissibile e infondato – si legge nell'atto – come si dimostra con il decreto del presidente del Tar Napoli dell'1 luglio 2015, che ha sancito la non efficacia della sospensione del provvedimento del presidente Renzi di sospensione di De Luca se non dopo la presa d'atto del consiglio regionale".