L’ex infermiere Michele guarisce dal coronavirus: Casola in festa per il suo ritorno
Un tavolino coi calici da riempire di champagne, i fiori, i palloncini bianchi e azzurri e una torta. E, poco distante, un enorme striscione: "Bentornato a casa, nonno". Si chiude così, con un lieto fine, la disavventura di Michele, ex infermiere dell'Asl Napoli 3 Sud, contagiato dal coronavirus e guarito. Se l'è vista brutta, Michele, è stato tra la vita e la morte, ma alla fine è arrivato il miglioramento e, ormai fuori pericolo, è stato dimesso. È tornato a casa, a Casola di Napoli, dopo più di 30 giorni di ricovero nell'ospedale di Boscotrecase dedicato ai malati di Covid-19.
Ad attenderlo, i familiari e gli amici di sempre che hanno organizzato per lui una festa. E Michele, ancora visibilmente provato, ha potuto riabbracciare i suoi cari. "Bentornato Michele – si legge sul cartello colorato che hanno affisso davanti a casa sua – il tuo posto è qui e da nessun'altra parte. Sei stato un leone, hai combattuto con coraggio e determinazione. Ci hai mostrato la tua forza e noi ti vogliamo gridare il nostro grande amore. Il dolore è nulla rispetto alla gioia di riaverti qui. Ti vogliamo bene… la tua famiglia e tutta la tua Casola".
A raccontare la storia dell'ex infermiere a Fanpage.it è Michele Sabatino, coordinatore infermieristico e docente universitario all'Università Vanvitelli, che ha voluto ringraziare le direzioni generale e sanitaria di Boscotrecase, il direttore sanitario Savio Marziani e il personale dell'ospedale che in questi giorni è in prima linea per l'emergenza coronavirus. "Michele è stato ricoverato per più di 30 giorni – spiega Sabatino – è stato sottoposto alle cure con farmaci antiretrovirali e con il Tocilizumab della terapia Ascierto ed è migliorato dopo 24 ore dalla somministrazione. Questa storia è un'altra speranza di vita per i malati da Covid-19".