Libretti universitari “speciali” per i trans: scontro tra M5S e Fratelli d’Italia
Non solo maschi e femmine, ma anche “alias” come terzo genere sui libretti universitari di tutti gli atenei campani. E’ la proposta del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle Luigi Cirillo per riconoscere ufficialmente lo stato degli studenti e delle studentesse trans gender. Cirillo, che è componente la commissione regionale Università e Istruzione sostiene che “la carriera Alias consente di utilizzare un nome differente da quello anagrafico nelle sole interazioni con l’Ateneo, in occasione per esempio di appelli, prenotazione e registrazione di esami – a tutela dell’identità sessuale di tutti gli studenti e studentesse transgender in attesa della conclusione del percorso di rettificazione di attribuzione anagrafica del sesso previsto dalla legge.”
La proposta, che ha già incassato il sostegno dell’Arcigay, sarà calendarizzata e messa in votazione in una delle prossime sedute: sarà interessante capire come voteranno i consiglieri di centrodestra e centrosinistra su una proposta potenzialmente divisiva. “Studenti e studentesse – prosegue Cirillo – potranno infatti condurre più serenamente la loro vita universitaria senza essere esposti a situazioni imbarazzanti e umilianti che potrebbero determinarne la non frequentazione dei corsi, il non presentarsi a esami fino all’abbandono degli studi.”
Le università sono libere ed autonome, ma il Consiglio Regionale ha il potere di decidere forme di incentivi per la creazione di un genere alternativo a quelli tradizionali nella documentazione ufficiale “al fine di garantire il diritto allo studio universitario per gli studenti e studentesse in transizione di genere” come spiega, ancora, l’esponente grillino.
Il Movimento Cinque Stelle avrebbe voluto che l’aula votasse un ordine del giorno al riguardo, ma ci sarebbe stato bisogno del via libera di tutti i capigruppo: assente Lello Topo, per il Pd Antonio Marciano ha firmato convintamente la proposta e con lui Francesco Emilio Borrelli, che guida un gruppo federato in sostegno al governatore De Luca. Stefano Caldoro e Forza Italia stavano ragionando sulla possibilità di firmare, ma Alberico Gambino, capogruppo di Fratelli d’Italia si è opposto decisamente alla proposta e l’ordine del giorno è saltato. I consiglieri pentastellati riproporranno la questione attraverso una mozione nel corso del prossimo consiglio regionale.
Fratelli d’Italia annuncia una forte opposizione all’approvazione del provvedimento: "Il M5S si adopera per l'introduzione di un provvedimento che non risponde alle vere emergenze a cui dovrebbe far fronte la Regione in ambito universitario, per quanto di sua competenza. – attacca Luigi Mercogliano, responsabile del dipartimento regionale famiglia e vita del partito di destra – Il M5S si interessi delle vere emergenze, come l'individuazione di misure che agiscano nell'ottica dell'abbassamento delle tasse universitarie e della attivazione di agevolazioni, ad esempio per gli studenti figli di nuclei familiari numerosi e realmente disagiati. Abbiamo invece l'impressione che alcuni politici cerchino ogni volta l'iniziativa che più gli possa riservare il clamore mediatico e l'appoggio, che in questi casi non tarda mai ad arrivare, delle associazioni del mondo lgbt che garantiscono a loro volta un certo ritorno mediatico.”