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Lo strano caso di Claudio De Magistris: da due anni è senza reddito

Claudio, fratello di Luigi De Magistris nonché suo braccio destro e capo della sua campagna elettorale, risulta da 2 anni a reddito zero. Come si guadagna da vivere il braccio destro del sindaco di Napoli? La sua replica: “Sono uno dei tanti precari di questo Paese. La mia prossima dichiarazione dei redditi sarà meno triste”.
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Claudio De Magistris col fratello Luigi, attuale sindaco di Napoli
Claudio De Magistris col fratello Luigi, attuale sindaco di Napoli

Non ha percepito redditi negli anni 2014 e 2015. Non ha guadagni né rendite da fabbricati e terreni, ha due figli a carico. La vita ‘fiscale’ di Claudio De Magistris è tutta qui, concentrata nel Modello Unico persone fisiche che nell’ultimo biennio testimonia un dato incontrovertibile: il fratello del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, nonché campaign manager dell’ex pm alle Elezioni Comunali 2016 (e anche a quelle di 5 anni fa) nonché animatore dell’associazione politica “DeMa”, non ha redditi.
La documentazione che Fanpage.it ha avuto modo di visionare restituisce l’immagine di un professionista, fino a qualche anno fa accreditato come «in possesso di capacità ed esperienze consolidate nel settore dell’organizzazione degli eventi e della comunicazione» (la definizione è quella di una delibera del Comune di Napoli che lo nomina ‘staffista’) che oggi non percepisce il becco di un quattrino. E inevitabile è la domanda: De Magistris jr. come si guadagna da vivere?

La storia di Claudio De Magistris

Facciamo un passo indietro. Anno 2011, quello dell’elezione di Luigi De Magistris a sindaco. Fu allora che Claudio, classe 1972, venne nominato all’interno dello staff sindacale. Con una «collaborazione a titolo gratuito all'interno dell'ufficio di diretta collaborazione dell'organo politico». Inevitabili le polemiche e le accuse di familismo, sempre respinte al mittente. Pochi mesi dopo, la maggioranza arancione tentò la carta della nomina dell’organizzatore di concerti a manager del Forum Universale delle Culture; il progetto non andò mai in porto: troppi gli attacchi, DeMa junior dovette desistere e rimanere suo malgrado nelle retrovie. Poi, la svolta: nel 2013 all’interno dello staff di Palazzo San Giacomo gli venne affidata la responsabilità di gestire, insieme ad altre figure istituzionali, l’evento delle regate dell’America’s Cup in città. L’impegno culminò con un’indagine giudiziaria e di recente si è avuta notizia che l'indagine è in fase di chiusura con una serie di archiviazioni (anche per Claudio).

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Per far capire quanto sia importante Claudio per Luigi bastano le parole di quest’ultimo, affidate a un post su Facebook del 2013: «Claudio – dice  – è stato determinante nella competizione elettorale da me vinta, per il suo impegno politico e per la sua capacità nel settore della comunicazione e dell'organizzazione degli eventi». Se è così capace, dove lavora? Non certo più con un «co.co.pro in Italia dei Valori» come egli stesso raccontò in una intervista a Repubblica: fonti di Idv riferiscono a Fanpage.it che Claudio De Magistris non ha più «alcun rapporto di tipo professionale» con loro.

Archiviato anche l’impegno con la società a responsabilità limitata “Milagro Advertising” con sede in via Toledo 156 (coincidenza: è lo stesso palazzo in cui c’è la sede dell’associazione DeMa) come dichiarava egli stesso: «Mi sono licenziato dalla società Milagro e non svolgo più alcuna attività legata allo spettacolo». E dunque come si guadagna il pane? «Ho sottoposto i miei cari a sacrifici e a un'inaspettata precarietà – ha affermato di recente Claudio De Magistris a Repubblica -. Faccio attività culturale, comunicazione e politica in questa città».

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La dichiarazione dei redditi dell’ultimo biennio dice però qualcosa di preciso: Claudio De Magistris nel 2014 e nel 2015 non ha guadagnato. Come vive l’uomo dalle cui iniziative – per stessa ammissione del fratello – dipende molto del futuro dell’attuale e ricandidato sindaco di Napoli?

Claudio De Magistris replica: "Sono uno dei tanti precari"

Fanpage.it ha interpellato il diretto interessato che si è reso disponibile a rispondere per iscritto. «In questi anni – scrive Claudio – mi hanno detto e attribuito di tutto, mi hanno diffamato, mi hanno accusato, hanno messo in discussione i diritti basilari da garantire a qualsiasi persona. Ultimamente il candidato sindaco civico di Forza Italia (il riferimento è a Gianni Lettieri ndr.) ha persino detto che ho sbagliato a non cambiare città. Adesso invece lo scoop è che ho due dichiarazioni dei redditi da disoccupato? Ebbene sì anche il fratello del sindaco è uno dei tanti precari di questo Paese, che ha avuto la fortuna di poterselo permettere e che avrà una prossima dichiarazione dei redditi sicuramente meno triste. Chi mi conosce sa o chi vuole conoscermi, senza bisogno di andare a frugare nella mia vita personale, capirebbe i sacrifici che si è disponibili a fare per seguire passioni e ideali. Si dovrebbe però avere la correttezza e il buon gusto di scindere le vicende personali dal ruolo politico e pubblico che ho avuto, per l'immagine della città e per gli eventi che, se pur a titolo gratuito, credo di aver espletato con soddisfazione e risultati tangibili nell'interesse della città, cosa che peraltro già facevo prima ancora che Luigi diventasse sindaco di Napoli. In ogni caso – conclude l'intervento scritto – le mie energie, come dice il mio amico Edoardo, (Bennato ndr.) "le spendo tutte qua a combattere sul fronte" e come me tanti altri volenterosi».

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