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Lo street artist napoletano Jorit arrestato a Betlemme dall’esercito israeliano

Secondo quanto riferisce proprio il diretto interessato sulla sua pagina Facebook, lo street artist napoletano Jorit sarebbe in stato di arresto a Betlemme da parte dell’esercito israeliano. Qualche giorno fa, proprio a Betlemme, l’artista aveva dipinto un murales raffigurante il volto di Ahed Tamimi, ragazzina palestinese di 17 anni imprigionata in un carcere israeliano, dove deve scontare otto mesi per aver dato uno schiaffo ad un soldato.
A cura di Valerio Papadia
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Il murales realizzato da Jorit a Betlemme
Il murales realizzato da Jorit a Betlemme

Lo street artist napoletano Jorit, autore di tanti capolavori in città, ma non solo, si troverebbe in stato d'arresto, da parte dell'esercito israeliano, a Betlemme. È quanto riferisce proprio il diretto interessato sulla sua pagina Facebook, dove posta una foto nella quale si intravedono una camionetta e un soldato, e scrive in inglese: "Siamo stati arrestati a Betlemme dall'esercito israeliano. Chiunque possa aiutarci, per favore lo faccia". Soltanto qualche giorno fa, l'artista proprio a Betlemme, sul "muro della vergogna" che divide la Cisgiordania da Israele, aveva realizzato un murales raffigurante il volto di Ahed Tamini, la ragazzina di 17 anni imprigionata in un carcere israeliano e condannata a scontare otto mesi di reclusione – nonostante la minore età – per aver dato uno schiaffo a un soldato israeliano.

La storia di Ahed Tamimi

Diventata un'icona per i palestinesi, un'adolescente imprigionato da Israele per aver colpito i soldati nel suo villaggio nella West Bank occupata, dovrebbe essere rilasciata domenica dopo otto mesi dietro le sbarre. Ahed Tamimi è stata arrestata il 19 dicembre 2017 pochi giorni dopo essere stata filmata in un video virale su Internet. Il filmato ha mostrato lei e suo cugino Nour Tamimi che si avvicinano a due soldati israeliani appoggiati a un muretto nel cortile della sua casa a Nabi Saleh, un villaggio nel territorio palestinese occupato da Israele per più di 50 anni. I palestinesi lodano Ahed Tamimi come esempio di coraggio di fronte agli abusi israeliani nei territori palestinesi occupati. Molti israeliani, da parte loro, lo considerano un esempio di come i palestinesi incoraggiano i loro figli a odiare.

Il racconto di Jarit

Il Manifesto ha parlato con l’artista napoletano che ha spiegato quanto avvenuto negli scorsi giorni, quando avrebbe voluto fare un nuovo murales: “Ci sono venuti incontro armi in pugno e ci hanno fatto capire con modi bruschi che quel murale, a breve distanza dalla loro torretta, dovevamo dimenticarcelo”. E ha raccontato anche perché abbia deciso di dedicare il suo lavoro ad Ahed Tamimi: “Di lei mi hanno colpito il coraggio e la determinazione. Ahed è una ragazza molto giovane che ha saputo esprimere con un gesto forte quanto aveva dentro. E realizzare un murale con il suo volto, qui in Cisgiordania, è stato naturale”

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