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Lo studio sui Campi Flegrei: la terra si solleva a causa di gas e acqua, non del magma

Una ricerca della Seconda Università di Napoli e dell’Osservatorio Vesuviano dimostra che il bradisismo attuale, cioè il sollevamento e l’abbassamento del suolo nella zona del supervulcano sommerso, non sarebbe dovuto al magma che tenta di risalire, ma all’acqua spinta dalla pressione dei gas nel sottosuolo.
A cura di Enrico Tata
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(foto NASA)
(foto NASA)

La terra dei Campi Flegrei si alza e si abbassa a causa dell'acqua nel sottosuolo e non per il magma sotterraneo, come si credeva fino ad ora. Una ricerca della Seconda Università di Napoli e dell'Osservatorio Vesuviano infatti dimostra che il bradisismo attuale, cioè il sollevamento e l'abbassamento del suolo nella zona del supervulcano sommerso più pericoloso d'Europa, non sarebbe dovuto al magma che tenta di risalire, ma all'acqua spinta dalla pressione dei gas nel sottosuolo. Lo studio, realizzato dai vulcanologi Giuseppe De Natale, Claudia Troise, e Roberto Moretti è stato presentato oggi alla conferenza Goldschmidt a Yokohama in Giappone e si basa sui dati raccolti negli ultimi 30 anni dall'Osservatorio Vesuviano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

In pratica il nuovo modello elaborato nella ricerca smentisce tutte le ipotesi formulate fino ad ora per spiegare il sollevamento del terreno, circa 38 centimetri negli ultimi anni. La risalita di magma si sarebbe verificata solo negli anni '70 e '80 quando il suolo nel porto di Pozzuoli si sollevò  di circa 3,5 metri dal 1969 al 1984. "Abbiamo analizzato tutti i dati raccolti negli ultimi 30 anni e il nostro modello sembra indicare che il fenomeno attuale è dovuto all'attività idrotermale, alimentata dalla pressione dei gas magmatici profondi, piuttosto che alla risalita di magma o alla formazione di una camera magmatica superficiale posta a circa 3-4 chilometri di profondità", ha spiegato nei dettagli il professor Moretti, associato di Geologia alla Seconda Università di Napoli.

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