L’ospedale Pascale di Napoli: ‘Restate a casa o tutti i morti sono morti invano’
L'imperativo è rimanere a casa, per limitare la diffusione del coronavirus. E per non far sì che "tutti i morti siano morti invano". Lo dice a chiare lettere sulla propria pagina Facebook la Fondazione Pascale di Napoli, punto di riferimento nel Mezzogiorno per le terapie oncologiche, che ieri, 4 aprile, ha pubblicato diversi post per sensibilizzare la popolazione e far capire quando sia realmente importante evitare i contatti e gli assembramenti.
L'ospedale specializzato nella cura dei tumori, che attraverso i social network aggiorna sull'andamento dell'epidemia e sulle nuove terapie che si stanno mettendo a punto nelle strutture sanitarie, ieri ha pubblicando una serie di messaggi espliciti, tralasciando per un momento la comunicazione ufficiale e scegliendo quella più diretta e colloquiale. "Mentre ci prendiamo cura di voi, e dei vostri cari, aiutateci e restate a casa", si legge in uno, con l'ultima parte scritta in maiuscolo. Poi, ancora, "Dovunque vedete gente in strada chiamate le forze dell'ordine", e "Troppa gente per strada. Restate a casa, così non ne veniamo fuori".
I modi di trasmissione del coronavirus Sars-Cov-2 sono oggetto di studio, ma è noto che il contagio avviene col contatto diretto con persone infette, che possono essere tali anche senza saperlo, come accade per gli asintomatici. La via primaria di trasmissione sono le goccioline contenute nel respiro (droplets), quindi attraverso la saliva, la tosse e gli starnuti, e toccando naso, occhi e bocca con le mani contaminate. Un vaccino non c'è ancora (diversi sono in fase di studio), e non esiste nemmeno una cura specifica: i farmaci che si stanno utilizzando, con buoni risultati, agiscono sui sintomi della Covid-19 e non direttamente sul virus. L'unico modo per limitare il contagio, quindi, resta evitare i contatti diretti.