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Via Chiatamone, cambiano le strisce blu. Il Comune: cacciamo i parcheggiatori abusivi

Prende il via oggi il ridisegno degli stalli per la sosta a pagamento in via Chiatamone: l’obiettivo è quello di aumentare le aree di parcheggio a disposizione dei cittadini e migliorare sia la viabilità della zona, sia contrastare il fenomeno dei parcheggiatori e della sosta abusivi.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Panoramica di via Chiatamone a Napoli invasa dai parcheggiatori abusivi.
Panoramica di via Chiatamone a Napoli invasa dai parcheggiatori abusivi.

Parte da oggi il nuovo piano del Comune di Napoli che prevede il ridisegno degli stalli per la sosta a pagamento. Si tratterà, di fatto, di aumentare le aree di parcheggio a disposizione dei cittadini, in modo da migliorare sia la viabilità della zona, sia contrastare il fenomeno dei parcheggiatori e della sosta abusivi, che da sempre flagellano questa zona di Napoli. La notizia è stata data oggi dagli assessori comunali Alessandra Clemente e Mario Calabrese. Del resto già a gennaio si era iniziato a parlare della rimodulazione degli spazi di parcheggio, con probabili controlli serrati dei vigili urbani e della Polizia municipale per evitare che gli abusivi prendessero "possesso" delle nuove aree, sottraendogli invece anche quelle "storiche". Nella zona sono ubicate due storiche redazioni giornalistiche, quelle dei quotidiani Il Mattino e Il Roma.

Via Chiatamone, del resto, si presenta come un'area caratterizzata da una forte urbanizzazione, dovuta alla sua origine storica. In principio, infatti, la stradina costeggiava il mare ed era abitato fin dall'epoca preistorica (il suo nome deriva infatti dal greco "Platamon", il cui significato è "rupe scavata da grotte"). Fu così parte integrante del cuore storico della Napoli originaria, fondata dai Cumani e poi entrata nell'orbita greca con il nome di Neapolis, ma ricreata dove oggi sorge il Centro Storico. Ma il mare,  in via Chiatamone (così come dove oggi sorge Piazza Municipio) così rimase fino al XIX secolo, quando intervenne il cosiddetto "Risanamento" di Napoli: davanti  la strada (e non solo) fu gettata così un'enorme colata di cemento per permettere la costruzione di nuovi palazzi (quelli che oggi "chiudono" la visuale del mare proprio da via Chiatamone), cambiando drasticamente l'aspetto di Napoli. Nacquero così le odierne vie di Nazario Sauro, via Partenope e via Caracciolo.

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