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Luca Abete nell’Università Federico II: scoperto un bar abusivo nella facoltà di Biologia

Luca Abete ha svelato l’esistenza di un vero e proprio bar abusivo all’interno di un’aula occupata al secondo piano della Facoltà di Biologia dell’Università Federico II di Napoli. Nel complesso di via Mezzocannone, le telecamere di Striscia La Notizia mostrano la vendita di merendine, acqua, caffè, patatine e perfino sigarette.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un vero e proprio bar abusivo quello che le telecamere di Striscia La Notizia hanno mostrato all'interno della Facoltà di Biologia della Federico II di Napoli. All'interno di un'aula del complesso che si trova su via Mezzocannone, nel cuore della cosiddetta Zona Universitaria del capoluogo partenopeo, l'inviato del programma di intrattenimento del programma televisivo Luca Abete ha mostrato una sorta di improvvisato bar abusivo, con vendita di snack, bibite e perfino sigarette.

Il servizio è stato registrato lo scorso 29 gennaio, poco più di un mese fa. Quello che si vede dalle immagini, è che all'interno di una delle aule occupate del secondo piano del palazzo di Via Mezzocannone che ospita la facoltà di Biologia dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, è che all'interno della stessa si vendono patatine, merendine, acqua, caffè e perfino sigarette sfuse. Il tutto, ovviamente, a prezzi molto convenienti e che convengono un po' a tutti. Ovviamente non si vedono rilasciati scontrini, né fatture di alcun tipo: il tutto avverrebbe dunque in barba ad ogni legge, con conseguente evasione fiscale delle tasse, ed autorizzazione. Alle persone che appaiono nel video, quasi tutte oscurate, la situazione sembra normale e addirittura che vada bene, tanto che molti alla richiesta di sapere se all'interno della struttura ci sia un bar, indichino proprio la postazione "abusiva". Lo stesso Luca Abete, a quel punto, organizza anche un finto "secondo" punto vendita, il quale però dopo poco tempo viene invitato a "sloggiare" dagli addetti alla sicurezza. Una situazione che risolve con l'ingresso dello stesso inviato di Striscia nell'aula occupata, mostrando sia la mercanzia in vendita, sia il tariffaria, con annesso "incasso" lasciato in un bicchierino di plastica da parte del barista abusivo.

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