Le consigliere comunali incastrano i clienti delle prostitute (VIDEO)
Una provocazione che ha fatto molto discutere quella rappresentata dalla nuova campagna del giovane sindaco di Castel Volturno, Dimitri Russo contro la prostituzione. Il primo cittadino del comune in provincia di Caserta ha schierato sul campo, anzi in strada, nientemeno che due consigliere comunali. Le due componenti del consiglio si sono improvvisate lucciole per un giorno. Un esperimento durato appena 24ore che aveva un unico obiettivo: attirare l'attenzione su un fenomeno fin troppo diffuso nel piccolo comune del Casertano. Sulla Domitiana, ogni giorno e ogni notte, sfilano decine di mercenarie del sesso, ragazze provenienti da Paesi lontani assoggettate e rese schiave di un mercato che ha fin troppi acquirenti.
Le due (coraggiose) consigliere comunali, Anastasia Petrella e Stefania Sangermano, hanno accettato di mettersi in vetrina lungo la trafficata arteria della provincia di Caserta, passeggiando in abiti discinti e attirando l'attenzione di potenziali clienti. In un angolo nascosto, il primo cittadino di Castel Volturno è pronto a fare la sua apparizione ad un cenno delle due esponenti del consiglio. Appena chiamato, il primo cittadino interviene per impartire consigli su come differenziare gli scarti rimasti da un eventuale rapporto. Una ammonizione tra il serio e il faceto, seguita poco più avanti dal fermo di due agenti della Polizia Locale di Castel Volturno, pronti a multare l'automobilista per in violazione della ordinanza contro la prostituzione emessa due mesi fa dal sindaco Russo. Il tutto viene ripreso dalle telecamere dello staff del primo cittadino, da alcune mircocamere piazzate sui pali della luce, o all'occorrenza, nelle borse delle due finte lucciole. Alcune di queste immagini sono state montate e diffuse online in un breve video realizzato per promuover la campagna. “I sindaci – ha chiosato Dimitri Russo, intervistato da Il Mattino – non possono sostituirsi alle autorità competenti per contrastare il fenomeno dello sfruttamento della prostituzione. All’arco di noi amministratori ci sono poche frecce. E se le istituzioni non hanno la volontà, o la possibilità di investire risorse per tale fenomeno, non ci resta che utilizzare l’ironia e metterci la faccia”.