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Lutto a Poggiomarino per la morte di Francesco D’Avino, “re dello zucchero”

Da garzone a capo dell’azienda: Francesco D’Avino. morto oggi a Rimini, era amatissimo dagli operai dell’omonima ditta di Poggiomarino produttrice di zucchero raffinato perché prima di prendere le redini dal padre aveva fatto una dura gavetta: “Questo percorso mi ha permesso di entrare nel cuore della vita aziendale, facendomi apprezzare il valore dello spirito di squadra”
A cura di Redazione Napoli
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Una città sotto choc: Poggiomarino ha appreso con sconcerto la morte di Francesco D'Avino, il "re dello zucchero", a capo di una rilevante azienda locale che da tre generazioni si occupa della distribuzione di zucchero semolato e raffinato bianco e canna per uso industriale.

Francesco D'Avino aveva ereditato il timone dell'azienda dal padre, Vincenzo, e l'aveva ulteriormente rilanciata. È stato trovato privo di vita a Rimini, in una stanza d'albergo. Lì si trovava per partecipare alla quarantesima edizione del Sigep, il salone della pasticceria italiana. Ignote al momento le cause del decesso, una cosa è certa: i lavoratori della D'Avino piangono un manager che hanno amato e apprezzato molto perché si era totalmente dedicato all'azienda. Lo raccontava lui stesso: "Quando mio padre mi fece entrare in azienda, fui incaricato di svolgere varie mansioni. Cominciai a fare la gavetta, come tutti: ho fatto il garzone, ho guidato i camion delle consegne, ma ho anche lavato i pavimenti quando era necessario! Questo percorso mi ha permesso di entrare nel cuore della vita aziendale, facendomi apprezzare il valore dello spirito di squadra, in cui ancora oggi la D’Avino crede moltissimo".

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